Costadoro, addio al presidente onorario Duccio Abbo
Figura chiave nella storia e nello sviluppo dell’azienda torinese
Costadoro ha annunciato la scomparsa di Duccio Abbo, figura chiave nella storia e nello sviluppo dell’azienda torinese, scomparso all'età di 88 anni. Fondata nel 1890 al numero 10 di via Pietro Micca a Torino dal commendator Emilio Oreste Beccuti come piccola torrefazione con vendita al minuto, Costadoro ha saputo evolversi nel tempo fino a diventare l’azienda che conosciamo oggi.
Nel 1979, grazie alla fusione con due rinomate realtà piemontesi, Fratelli Trombetta & C. e Caffè Abbo, nasce la nuova e definitiva Costadoro.
Gli anni Novanta segnano la trasformazione dell’azienda in un’impresa moderna e strutturata, attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche nella produzione del caffè e il trasferimento degli stabilimenti nell’attuale sede di Lungo Dora Colletta a Torino.
Con il nuovo millennio si avvia il graduale ricambio generazionale ai vertici, confermando la passione di famiglia per l’azienda e per il mondo del caffè. In questi anni prende avvio anche un importante progetto di internazionalizzazione, con filiali commerciali in Francia, Spagna e Regno Unito e una rete di concessionari in Europa, Stati Uniti, Russia ed Estremo Oriente.
“È mancato il Signor Abbo, per tutti Duccio. Non so quanti di voi hanno avuto la fortuna di conoscerlo e il privilegio di lavorarci assieme. Io sì, per quasi trent’anni, e mio padre forse anche di più” ha commentato Giulio Trombetta, Presidente e CEO Costadoro S.p.A. “Duccio era una persona speciale, unica, un fuoriclasse senza eguali. Instancabile, entusiasta con una volontà e una determinazione veramente rare. La fortuna e il successo della Costadoro sono dovute anche e soprattutto grazie a lui. Un commerciale straordinario, un tecnico capace e un profondo conoscitore di caffè. Instancabile, generoso, onesto, leale e senza filtri, sarà difficile poterlo dimenticare. Al di là delle preghiere, credo che la maniera migliore per ricordarlo e onorarlo sia lavorare meglio e sempre di più come lui ci ha insegnato. A Duccio un grazie speciale da parte della Costadoro tutta, della mia famiglia e mio in particolare”.
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