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Biodiversità zootecniche Emilia-R in mostra

Cotti (Araer): "Iniziativa importante che ha messo in risalto il valore del comparto”

Una splendida giornata di sole ha fatto da sfondo alla prima edizione della Mostra delle Biodiversità Zootecniche dell’Emilia Romagna svoltasi a Reggio Emilia, nella centralissima piazza Martiri, domenica 14 dicembre.

L’iniziativa rientra all’interno del Programma operativo triennale della Regione Emilia Romagna finalizzato a sostenere e promuovere la tutela delle diverse razze zootecniche autoctone regionali, ed è stata organizzata dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori bovini di razza Reggiana, l’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, l’Associazione nazionale allevatori razze equine e asinine italiane: dopo questa prima riuscitissima edizione, verrà replicata anche nel 2026 e nel 2027 sempre a Reggio Emilia come previsto dal Programma operativo regionale.

“All’interno della tensostruttura dove sono stati allestiti i box per il ricovero degli animali abbiamo registrato per l’intera giornata un flusso continuo e numeroso di persone che ha superato le ventimila presenze", commenta il direttore di Araer Claudio Bovo, "che  spesso si sono intrattenute con i tecnici e gli allevatori referenti di ogni specie e razza per avere più informazioni e approfondimenti. Dai bovini di razza Reggiana, Modenese e Romagnola ai soggetti ovicaprini appartenenti alla Cornigliese, alla Cornella Bianca e all’Appenninica passando per il Cavallo Bardigiano, del Ventasso e Appenninico, senza dimenticare i numerosi esemplari avicoli e cunicoli emiliano-romagnoli, per i visitatori la rassegna si è tradotta in una vera e propria scoperta che ha suscitato l’entusiasmo dei bambini e la curiosità degli adulti”.

“Con l’avvio del Programma operativo triennale finalizzato alla salvaguardia e alla promozione delle razze zootecniche autoctone, la Regione Emilia Romagna e l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi in particolare", dichiara Luca Cotti, presidente di Araer, "hanno ampiamente dimostrato ancora una volta che con queste iniziative, capaci di coinvolgere direttamente i cittadini, è possibile dimostrare nel concreto il valore e l’impegno degli allevatori nella tutela di un patrimonio fatto di storia e tradizioni. Anche con questa iniziativa abbiamo dimostrato con i fatti l’attaccamento degli allevatori al loro bestiame, la cura che mettono nello svolgimento del loro lavoro garantendo una produzione di altissima qualità, salvaguardia di un patrimonio di antiche tradizioni e tutela dell’ambiente con una gestione attenta del territorio, soprattutto in quelle aree marginali di collina e montagna che rischierebbero invece l’abbandono causando un impatto ambientale devastante".

"Quindi ben vengano queste iniziative a cui Araer aderirà sempre con entusiasmo. Un plauso particolare va rivolto alla sensibilità della Regione Emilia Romagna e a un istituto finanziario come il Banco Bpm che ha voluto assicurare il suo contributo per la miglior riuscita dell’evento. Ultimo ma non per ultimo", conclude il presidente Cotti, "il nostro ringraziamento va al Comune di Reggio Emilia e in particolare al sindaco Marco Massari e all’assessora a Città storica, turismo, commercio e sport Stefania Bondavalli per la disponibilità e l'attenzione che hanno messo in campo a vantaggio dell'evento”.

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