Consorzio Sannio: Carmine Coletta è il nuovo presidente
L'ente raccoglie circa 400 produttori vitivinicoli
Un passaggio di testimone. L'elezione è avvenuta durante l'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione, che ha espresso unanime fiducia nella figura di Carmine Coletta per proseguire e rafforzare le attività di tutela, promozione e valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del Sannio.
"Sono onorato della fiducia che mi è stata accordata", ha dichiarato il neopresidente. "Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità e con l'obiettivo di lavorare in stretta sinergia con tutti i soci, le istituzioni e gli operatori del settore per consolidare il posizionamento dei nostri vini a livello nazionale e internazionale. Il Sannio ha un patrimonio enologico straordinario, e il Consorzio continuerà a essere il suo motore propulsivo.
“Sento da parte mia e del Consorzio che rappresento", ha aggiunto, "di esprimere profonda gratitudine a Libero Rillo, per la continuità, per la dedizione, per aver accompagnato il Sannio vitivinicolo attraverso fasi complesse e decisive. Le istituzioni crescono quando sanno riconoscere il valore di chi le ha servite, e il nostro primo atto è proprio questo: rispetto per il passato, senza nostalgia e gratitudine senza retorica. Oggi però si apre una nuova fase. Non una rottura, ma un’evoluzione”.
In seguito, Coletta ha elencato una serie di priorità che saranno al centro della sua azione e della squadra che lo accompagnerà. Un lavoro non facile soprattutto in considerazione dei grandi cambiamenti che hanno avuto: il Sannio, i mercati, i consumatori, il modo di comunicare il vino e, non ultimo il ruolo di un Consorzio di Tutela, visto come strumento ancora più utile, più presente, più autorevole e che sappia anche guidare. Fra le azioni da perseguire nell’immediato, tra le altre, spiccano: l’identità, l’ambiente e la gestione inclusiva e aperta al territorio. “Dobbiamo rafforzare un racconto unitario, riconoscibile, coerente – ha spiegato - che valorizzi le nostre Doc, le nostre Docg e il ruolo strategico
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