Forse il problema non è l’Horeca
L'appello di Italgrob al Governo per "salvare" la Pasqua



Le aziende dell'Horeca registrano -37% sul fatturato 2020 rispetto al 2019, con picchi oltre il 40% nei territori e città d’arte con alta vocazione turistica. La ristorazione è allo stremo e le sole aperture a pranzo e l’asporto non bastano a compensare un anno tremendo. “Abbiamo ricominciato l’iter istituzionale con i nuovi referenti delle commissioni parlamentari di nostra competenza, a seguito della caduta del precedente Governo, e per i prossimi giorni stiamo organizzando il calendario degli incontri per rimarcare il grande disagio delle nostre aziende", ha dichiarato il presidente di Italgrob (Federazione italiana distributori Horeca) Vincenzo Caso. "La filiera Horeca continua a subire le conseguenze più devastanti di questa emergenza: siamo, insieme al comparto dell’accoglienza turistica, allo stremo. Eppure se siamo chiusi e i contagi continuano ad aumentare, forse è il momento di comprendere che il problema non è l’Horeca. Abbiamo affermato più volte, soprattutto vedendo le scene degli assembramenti per strada e nei grandi centri, che i locali sono luoghi più che sicuri, che garantiscono il distanziamento e il numero massimo di persone”.
“La situazione è paradossale", afferma Dino Di Marino direttore generale Italgrob, "adesso è a rischio anche la Pasqua e l’indotto che genera. Chiediamo al Governo di valutare attentamente le nuove misure restrittive da mettere in atto: è necessario, almeno nelle aree di colore giallo, permettere ai locali di riaprire la sera, in sicurezza per i consumatori e per i lavoratori del fuori casa”.
EFA News - European Food Agency