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Sirio, tribunale di Bologna revoca intero cda

Per gravi irregolarità di gestione e rischio di continuità aziendale

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La società di ravenna è uno dei principali operatori nella ristorazione in concessione in ospedali, aree autostradali e stazioni ferroviarie.

Il tribunale di Bologna, sezione imprese, ha disposto la revoca del cda di Sirio Spa, quotata nel segmento Aim di Borsa Italiana, a seguito di un esposto denuncia da parte del collegio sindacale (vedi EFA News del 19/2/2021). La società di Ravenna è un importante operatore della ristorazione in concessione con 90 punti vendita in Italia e 700 lavoratori, gestendo in particolare bar e ristoranti all'interno di ospedali, ma anche nella aree di servizio autostradali con il brand SirioGrill e negli aeroporti con 'La Ghiotta', oltre che franchisee di Burger King.
Il provvedimento, che conclude segnalando la presenza di gravi irregolarità di gestione e rischio di continuità aziendale, nomina un amministratore giudiziario. Il titolo da ieri è sospeso.

Nel 2020 Sirio a causa della pandemia ha registrato una riduzione dei ricavi del 40% circa rispetto ai 72,2 milioni di euro del 2019 e una perdita di 14,1 milioni. Proprio ieri il cda aveva approvato il nuovo piano industriale per gli esercizi 2021-2025 che prevede il "superamento dell'attuale crisi sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19 e un recupero di redditività, soprattutto attraverso la riduzione dei costi per personale, merci e materiali di consumo e spese generali". La società prevede un ritorno ai livelli pre-pandemia a partire dalla metà del secondo trimestre 2022. È confermata la previsione di apertura nel secondo semestre 2021 di 12 punti vendita e nel primo semestre 2022 di 8 punti vendita, trattandosi di aperture conseguenti a gare già aggiudicate. Il nuovo Piano Industriale tiene anche conto dei 4 punti vendita acquisiti il 25 marzo 2021 da Arturo Srl.

Il consiglio ha anche deliberato in merito alle misure di ricapitalizzazione da sottoporre all'assemblea degli azionisti, tra cui la integrale copertura delle perdite maturate nel 2019 e nel 2020 tramite integrale utilizzo delle riserve patrimoniali nette. Il board ha proposto un aumento di capitale riservato in opzione ai soci, di natura inscindibile, per un importo complessivo di 4 milioni di euro e un nuovo aumento di capitale sociale per massimo 3,9 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione e gestito da Invitalia.

red - 18324

EFA News - European Food Agency
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