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La ristorazione “fast” è sempre più vegan

Burger King ha sperimentato il primo ristorante vegetariano in Germania

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Un fast food di hamburger senza carne è quasi un ossimoro, ma tant'è. Si è concluso oggi, "l'esperimento vegetariano" effettuato da Burger King in uno dei suoi ristoranti di Colonia, in Germania. La catena americana ha trasformato il punto vendita in un temporary restaurant con un menu completamente a base di fake meat del marchio europeo The Vegetarian Butcher. Per 4 giorni, Burger King ha presentato ai clienti tedeschi anche il nuovo Vegan Royale, la versione vegetale del suo iconico Chicken Royal: un sandwich a base di pollo vegetale servito con maionese vegana, all’interno di un panino ricoperto di semi di sesamo. Oltre ai Whoppers, il classico hamburger di Burger King riletto in chiave veg, e ai nuggets, bocconcini di pollo-non-pollo, il temporary restaurant ha proposto anche il panino di forma allungata che vuole essere un’alternativa al Long Chicken, sempre con pollo vegetale. Si è trattato solo di una "prova", che in futuro, potrebbe riguardare anche altri paesi in maniera permanente. 

La catena fast food aveva già portato nei suoi ristoranti delle opzioni senza carne: prima l’Impossible Whopper (vedi articolo EFA News del 7-8-19) lanciato nei punti vendita americani, poi il Rebel Whopper, che ha debuttato in Europa alla fine del 2019. Parliamo di una novità che all’epoca ha suscitato l’interesse di una fetta importante di consumatori in tutto il mondo, ma anche numerose critiche (vedi articolo EFA News del 7-1-20), per quella che è stata definita come pubblicità ingannevole. Il panino, per quanto senza carne, conteneva maionese a base di uova e il burger veniva cotto sulla stessa griglia degli hamburger di carne. L’azienda presentava il panino come “100% vegetale”, ma senza specificare in maniera chiara questi due aspetti; per questo, nel Regno Unito l’Advertising Standards Authority ne ha censurato la pubblicità, in quanto il panino non risultava adatto al consumo da parte di vegetariani e vegani, come invece lasciavano intendere gli spot.

L’esempio di Burger King è solo uno dei tanti che testimoniano un fenomeno in espansione a livello globale: sulla scia di uno shift dei consumi in chiave vegetale che interessa tutta la ristorazione, oltre che i consumi domestici, anche i fast food si adeguano al cambiamento proponendo almeno una referenza senza carne. Accanto alle piccole imprese specializzate nella produzione di piatti vegetali in stile fast-food, come la catena di ristoranti italiani Flower Burger, che nel 2019 è sbarcata in Inghilterra, spiccano i colossi della ristorazione veloce. È il caso non solo di Burger King, ma anche di McDonald’s con il suo panino a base di fake meat (vedi articolo EFA News del 9-11-20), e di Kfc che ha scelto di vendere nuggets di pollo stampati in 3D (vedi articolo EFA News del 29-8-19). 

hef - 19407

EFA News - European Food Agency
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