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La nuova Pac 2023-2027: scenari futuri per il settore zootecnico

Tavola rotonda di Assocarni, Coldiretti e Msd Animal Health

“Il modello di allevamento italiano è fatto di equilibrio in termini di benessere animale, sostenibilità ambientale, economia circolare e presidio ambientale e malgrado ciò è uno dei settori maggiormente penalizzati da un approccio ideologico che non ha nulla a che fare con la realtà, con i numeri, con i dati di un comparto che opera nel nostro Paese con un modello fortemente distintivo e che oggi vogliamo rivendicare con orgoglio. Bisogna sostenere chi ogni giorno vive in campagna con gli animali, i pastori, chi alleva vacche nutrici anche per favorire un passaggio generazionale che potrà avvenire solo se questo lavoro non semplice verrà adeguatamente remunerato non solo quando manca il prodotto ma sempre”. Così Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni intervenuto alla tavola rotonda “La nuova Pac 2023-2027 – scenari futuri per il settore zootecnico” (vedi articolo EFA News del 16-2-22).

L’evento, organizzato da Assocarni e Coldiretti con il contributo non condizionato di Msd Animal Health, è stato realizzato dopo che il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha presentato a Bruxelles il piano strategico nazionale (Psn) per l'attuazione Pac 2023-2027 che mette in campo una strategia unitaria del nostro Paese su pagamenti diretti, organizzazioni comuni di mercato, sviluppo rurale, Pnrr e che ha coraggiosamente messo al centro la zootecnia ovvero il settore maggiormente falcidiato dalla riforma della Pac. Per finire, al termine della sua introduzione, Luigi Scordamaglia ha ringraziato il ministro Patuanelli ed Blasi capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf, aver compreso che sostenere la zootecnia vuol dire sostenere il Paese.

Alla tavola rotonda sono intervenuti tra gli altri: Alessandro Apolito, capo servizio tecnico della Coldiretti, che ha fatto un focus sugli effetti della riforma sui settori bovino e ovi-caprino; lo stesso Blasi, che ha illustrato il Psn e posto al centro del suo intervento il benessere animale come driver della nuova politica agricola europea; Carlo Angelo Sgoifo Rossi, professore di nutrizione e alimentazione animale all’università di Milano, ha invece illustrato come le nuove misure di sostenibilità e benessere animale della nuova Pac incidano sulle tasche degli allevatori. Poi a seguire la tavola rotonda, animata dal giornalista Andrea Pancani, è entrata nel vivo della discussione con gli interventi del presidente di IntercarneItalia Alessandro De Rocco, che ha evidenziato la necessità di preservare l’allevamento favorendo il ricambio generazionale perché oggi i giovani non sono incentivati a prendere il testimone dai genitori. 

Il vicepresidente di Assocarni con delega al settore ovino e titolare della Ilco Piero Camilli è intervenuto in rappresentanza della filiera ovina evidenziando la necessità di preservare la pastorizia che ha un ruolo straordinario nel preservare l’ambiente anche nelle zone più impervie. "Ma è necessario", ha proseguito Camilli, "sostenere il ricambio generazionale e favorire interventi strutturali". La discussione si è chiusa con l'intervento di Paolo Sani, amministratore delegato di Msd Animal Health.

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EFA News - European Food Agency
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