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CLARA MOSCHINI

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Fave: produzione batte clima e rincari

I prezzi sono rimasti accessibili: tra 2 e 3 Euro al chilo

Nonostante i problemi causati dal maltempo e dalla siccità tornano sulle tavole del 1° maggio le fave made in Italy con una produzione di alta qualità a prezzi peraltro contenuti, grandi protagoniste dei tradizionali picnic degli italiani, soprattutto in abbinamento con il pecorino. E’ quanto afferma la Coldiretti che per il weekend della festa del lavoro ha organizzato iniziative nei mercati di Campagna Amica in molte città con l’arrivo delle agribag, gli speciali cestini con i prodotti primaverili, per quanti non intendono quest’anno rinunciare alla consueta scampagnata nel verde, compresi veri e propri kit di carne per le grigliate.

Quest’anno la produzione di fave ha subito un lieve calo a causa dei problemi climatici, tra freddo e assenza di precipitazioni, ma i prezzi sono rimasti più che accessibili, tra 2 e 3 Euro al chilo, nonostante peraltro i rincari dei costi legati alla guerra in Ucraina pesino sui bilanci delle aziende ortofrutticole tricolori. Un prodotto ricco di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e sali minerali, che ha una riconosciuta azione di drenaggio dell’apparato urinario e tra i legumi è il meno calorico: per 100 grammi di fave fresche l’apporto energetico è di sole 37 chilocalorie.

Per garantirsi acquisti di qualità, il consiglio dell'associazione è di accertarsi che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza. L’abbinamento ideale è quello con il pecorino irrinunciabile in molte regioni come Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. 

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EFA News - European Food Agency
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