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CLARA MOSCHINI

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La Campania difende il piano contro la brucellosi

Smentita la "strage di bufale sane"

“Ho ascoltato molte inesattezze in questi giorni". E' un fiume in piena Antonio Limone, direttore generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, intervenuto stamattina alla conferenza stampa di presentazione del nuovo piano di eradicazione della brucellosi in alcuni comuni del casertano. "Una mistificazione della realtà che ha pervaso anche l’intero servizio di Report. E' una vergogna che il servizio pubblico si presti a una tale opera di disinformazione. Non è vero che abbiamo abbattuto animali sani. Abbiamo abbattuto animali positivi alle prove previste per legge, proprio per impedire la diffusione della malattia. Non è vero che abbiamo abbattuto 140.000 capi. Dal 2011 abbiamo abbattuto per tubercolosi 21.964 capi e per brucellosi 67.843 capi. Al momento, negli allevamenti con sospensiva agli abbattimenti ci sono 1.774 capi per brucellosi e 1.165 capi per tubercolosi, bloccati dai ricorsi in area cluster. Lasciare in vita questi capi rappresenta una importante fonte di diffusione delle malattie. Il successo del Piano dipenderà dall’obiettivo comune che dobbiamo raggiungere insieme agli allevatori, uniti dallo stesso intento, perché il principale interesse che ci accomuna è, e deve essere, eliminare le malattie dalle stalle”.

Alla conferenza stampa si sono schierate compatte tutte le istituzioni: Ministero della Salute; Regione Campania; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini” e Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, con i relativi Centri di referenza nazionali per tubercolosi e brucellosi; ASL Caserta.

Riferendosi ancora alla trasmissione di Rai Tre andata in onda lunedì 2 maggio, Limone ha detto di "rifiutare categoricamente l'insinuazione che tutte le istituzioni si siano accordate per gestire una filiera truffaldina finalizzata all'abbattimento delle bufale sane, è un controsenso. Noi siamo tenuti ad applicare la legge e qui c'è una situazione di interesse della salute pubblica. Noi non abbiamo nessun altro interesse e sfido chiunque a dimostrarlo".

“E’ stato detto il falso. Un sacco di fandonie. E’ stata data l’immagine di istituzioni che con la regia della camorra, e per favorire qualche industria, fa abbattere animali sani, mandando al macello animali che non hanno niente. Una vergogna. Nessuno di noi ha l’aspirazione di essere uno stragista di bufale. Noi abbattiamo le bufale positive, non quelle sane. La mozzarella – sottolinea Limone – è il nostro fiore occhiello, non possiamo mandarla in giro per il mondo con la brucella dentro. È nostro dovere agire. È evidente che noi cerchiamo di abbattere la malattia, non le bufale, ma se la bufala è portatrice della malattia che dovremmo fare? Sorprende che il servizio pubblico della Rai dia una visione distorta del problema”.

Oggi l’intera filiera istituzionale ha fatto chiarezza su tutti gli aspetti controversi del Piano - ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo - con l’unico scopo di tutelare la salute dei cittadini e cercare di risolvere questo grave problema che attanaglia gli allevatori. Il Programma, condiviso con tutti gli stakeholder, è espressione degli input registrati dagli operatori ed è ispirato da tre principi fondamentali nella direzione tracciata dal presidente Vincenzo De Luca: massima trasparenza, rigore nell’applicazione del Piano e vicinanza agli allevatori, che stanno vivendo un periodo di grande difficoltà. Resta aperto il dialogo con tutti gli attori per rendere sempre più performante il Piano nella fase attuativa, incoraggiando incontri continui tra operatori Asl e allevatori al fine di favorire una univoca applicazione e comprensione di tutti punti. Le parole d’ordine che guidano la nostra azione sono efficienza, trasparenza e condivisione. Abbassiamo i toni, dunque, e mettiamoci tutti al lavoro”.

red - 24552

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