Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Brucellosi: il piano regionale introduce anche la possibilità del vaccino

Lecchini (Minisalute): "Ci preoccupiamo che non ci siano situazioni di diffusione o di focolai della malattia"

La Campania punta con decisione all'eradicazione della brucellosi, malattia endemica negli allevamenti di bufale di 5 comuni della provincia di Caserta. Nella conferenza stampa di ieri è stato presentato il piano obbligatorio, con l'obiettivo in più di "ristabilire la verità e smentire le insinuazioni sollevate in particolare da una trasmissione di Report del 2 maggio" (vedi articolo di EFA News del 3/5/2022), come spiegato dall'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo e dal direttore dell'Istituto Zooprofilattico del Mezziogiorno, Antonio LImone.

Il Programma già comprende le richieste avanzate dagli operatori di settore, in particolare in materia di vaccinazione, autocontrollo e trasparenza.

“Abbiamo chiarito il punto sulla vaccinazione, prevista nel Piano per i capi dai 6 ai 9 mesi di aziende con focolaio estinto. Per l’avvio della vaccinazione siamo in attesa di autorizzazione da Bruxelles. Abbiamo spiegato che tutte le richieste avanzate dagli operatori sono state inserite nel Piano e che, comunque, continueremo a valutare ulteriori proposte migliorative anche nel costituito Comitato trasparenza, che vede tutti gli attori presenti. L’obiettivo è migliorare l’operatività del Piano. Perfino una nota trasmissione televisiva - conclude l’assessore Nicola Caputo - ha dimostrato che dobbiamo insistere sulle norme di welfare animale e biosicurezza in provincia di Caserta, come è apparso evidente dalle immagini, per arrivare alle cosiddette stalle modello, accompagnando il Piano con misure di ripristino di sostenibilità ambientale dei territori”.

“Ci preoccupiamo che non ci siano situazioni di diffusione o di focolai della malattia - dice Pierdavide Lecchini, direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute - utilizzando Piani nazionali di controllo per contenere e affrontare la diffusione. Abbiamo l’obbligo di applicare le misure previste dalla Comunità europea in materia di profilassi. Misure non discrezionali ma riconosciute ufficialmente nei due riferimenti quadro che dobbiamo far applicare". 

Nessun abbattimento inutile dei capi, tantomeno di quelli sani: "Non è vero che abbiamo abbattuto animali sani. Abbiamo abbattuto animali positivi alle prove previste per legge, proprio per impedire la diffusione della malattia", ha spiegato Limone.

Si è parlato anche della salubrità delle carni e del presunto abuso dell'autorizzazione al libero consumo, tema ampiamente sollevato da Report. A fare chiarezza sulla carne delle bufale abbattute che finisce in commercio è stata Manuela Tittarelli, Responsabile del CRN per le Brucellosi;dell’Istituto zooprofilattico di Teramo: “Una volta giunto al macello l’animale viene sezionato eliminando la parte infetta, quella che si trasmette col latte. E si procede al recupero del tessuto muscolare che è sano. Non si scherza con queste malattie infettive – mette in guardia Giuseppe Iovane – docente di Malattie Infettive degli animali domestici a Napoli -. E se voglio eradicare non posso convivere col dubbio del capo falso positivo”.

red - 24563

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili