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CLARA MOSCHINI

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Export Brasile verso l'UE registra il valore trimestrale più alto da oltre 25 anni

Grazie alla forte domanda e ai prezzi elevati delle materie prime alimentari ed energetiche

Nel 1° quarter 2022 le esportazioni verso l'Italia sono aumentate del 27,1%, per un totale di 1,1 miliardi di dollari

Le esportazioni di beni brasiliani verso l'UE hanno raggiunto un totale di 9,05 miliardi di euro nel primo trimestre del 2022, con un aumento di oltre il 45% rispetto ai livelli del 2021, segnando il valore trimestrale più alto delle esportazioni brasiliane in oltre 25 anni. Le esportazioni brasiliane verso l'Italia hanno raggiunto 930,2 milioni di euro nel primo trimestre 2022, con un aumento del 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, mantenendo il trend positivo delle esportazioni registrato nel 2021. Le importazioni dall'Italia sono state pari a 1,1 miliardi di euro, il 4,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Di conseguenza, il flusso commerciale complessivo tra Brasile e Italia è aumentato del 7,7%, raggiungendo 1,94 miliardi di euro. Da gennaio a marzo 2022, il Brasile ha registrato un deficit commerciale di 202,19 milioni di euro con l'Italia.

La combinazione di prezzi elevati, esacerbati dalla guerra in Ucraina, e la forte domanda di esportazioni in Europa per le principali materie prime brasiliane, tra cui petrolio, minerali di ferro e soia, hanno contribuito al solido quadro delle esportazioni. In Italia l'aumento delle esportazioni è stato particolarmente evidente nei semi e frutti oleaginosi, con valori complessivi in aumento di 19,53 milioni di euro, pari a +45,8% rispetto ai dati del 1° trimestre 2021, e nell'oro non monetario (esclusi minerali d'oro e concentrazioni) e nei rottami di minerali metallici, con valori complessivi in aumento di 40,38 milioni di euro.

I dati sono stati pubblicati oggi nel rapporto Europe Trade Monitor Q1 2022 di ApexBrasil, l'Agenzia brasiliana per la promozione del commercio e degli investimenti. I prezzi sostenuti e la forte domanda in due settori economici, ovvero l'agricoltura e l'industria mineraria, hanno spinto i prezzi verso l'alto.

L'aumento delle esportazioni è stato determinato dalla crescita delle spedizioni di caffè, tè, cacao e spezie, che sono aumentate di 81,18 milioni di euro, pari a +80,5%. Altri prodotti che hanno presentato un dinamismo positivo sono stati l'oro non monetario (esclusi i minerali d'oro e le concentrazioni), che ha registrato un aumento di 20,8 milioni di euro, pari al +98,2%, i rottami di minerali metallici (+20,6 milioni di euro, pari al +28,9%) e la pasta di legno e la carta da macero (+18,7 milioni di euro, pari al +15,1%).

Le esportazioni brasiliane di calzature in Italia sono cresciute di 1,43 milioni di euro nei primi tre mesi del 2022, con una crescita del 30,9% che fa dell'Italia il terzo importatore di calzature brasiliane in Europa, dopo Francia e Germania. Un altro segmento in forte crescita è quello della cachaça (un'acquavite ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero allo stato grezzo, NdR), le cui esportazioni hanno raggiunto i 330.000 euro da gennaio a marzo, con un incremento del 230,1% rispetto al primo trimestre del 2021, che posiziona l'Italia come il maggior importatore del distillato brasiliano in Europa.

Per l'Italia, diversi fattori potenziali hanno contribuito al quadro positivo delle esportazioni: tra questi, la crescita del Brasile come partner di approvvigionamento affidabile rispetto all'instabilità di altre regioni, in particolare l'Ucraina, che hanno spostato le esportazioni verso quest'area, e anche il crescente utilizzo di carta sostenibile come materiale di imballaggio nel Paese, secondo la Federazione Italiana Carta Grafica.

Commentando i dati, Igor Celeste, responsabile del dipartimento Market Intelligence di ApexBrasil, ha dichiarato: "Le esportazioni brasiliane hanno registrato una forte performance con i nostri partner commerciali europei in questo primo trimestre del 2022, continuando il trend positivo delle esportazioni a cui abbiamo assistito lo scorso anno. Poiché gli eventi mondiali causano incertezza, gli importatori possono fare affidamento sui prodotti brasiliani per garantire il soddisfacimento della domanda, sia nel settore agricolo che in quello industriale. È un fenomeno che stiamo osservando dal 2021. Mentre ci avviamo verso il 2022, continueremo a sostenere maggiori scambi commerciali e investimenti per mitigare le potenziali perturbazioni e garantire la ripresa economica a lungo termine".

Per quanto riguarda le importazioni dall'Italia al Brasile, si è registrato un aumento consistente di ferro e acciaio (+10,06 milioni di euro, pari al 35,3%), fertilizzanti (+9,72 milioni di euro, pari al 159,9%), calzature (+4,48 milioni di euro, pari al 92,8%) e materie plastiche in forme primarie (+4,05 milioni di euro, pari al 14,2%).

 

CTim - 25087

EFA News - European Food Agency
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