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CLARA MOSCHINI

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Lo sviluppo dell'agroalimentare passa per le neuroscienze

Lo sostiene la spagnola Importaco che ha lanciato linea con probiotici naturali ricavati dalla frutta secca

“Per prevedere il successo di un prodotto è sempre più fondamentale partire dalle reazioni emozionali che suscita nel consumatore”. Lo sostiene Teresa Cercós Fortea, direttore generale qualità, ambiente e innovazione di Importaco, gruppo spagnolo con sede a Valencia fondato nel 1940 che presenta due settori core come frutta secca e bevande naturali. Il concetto è stato espresso durante la due giorni del World food innovate summit, congresso dedicato alle innovazioni nel food che si è svolto il 14 e 15 giugno scorsi a Milano. 

“Oggi -sottolinea Cercós Fortea- ogni azienda alimentare si trova a operare in un contesto di forte competitività: deve ottenere la fiducia di un consumatore sempre più informato e cosciente di ciò che acquista. Per operare in questa situazione, crediamo sia decisivo cambiare paradigma rispetto al passato, partendo sostanzialmente dalla fine: il consumatore stesso. Ovvero, agendo sulle emozioni e le reazioni dei responsabili d’acquisto”. 

In questo contesto, entrano in gioco le neuroscienze. Importaco, gruppo di cui fa parte dal 2020 anche l’italiana Besana, ha investito in innovazione 6 milioni di Euro: una parte sono andati in alcune indagini nella sfera delle neuroscienze in due principali rami d'indagine:

  • il rapporto tra il consumo di frutta a guscio e il miglioramento della salute mentale delle persone;
  • l’interazione del consumatore con il prodotto naturale, per garantire i più elevati standard di qualità e sicurezza alimentare.

“I processi in cui Importaco applica le neuroscienze hanno l’obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti -sottolinea la manager-. L’applicazione di questo processo si concentra su materie prime e prodotti naturali, con l'obiettivo di migliorare l'esperienza sensoriale, senza pregiudicare la libertà di scelta del prodotto”.

Questa intensa attività di ricerca ha già prodotto i primi risultati. Importaco, infatti, ha lanciato recentemente una gamma innovativa di nuts arricchita con probiotici naturali ricavati dalla frutta secca. Il gruppo spagnolo, infatti, ha condotto un’analisi del microbiota (cioè l’insieme di microrganismi che vivono nell’apparato digerente dell’uomo e di altri animali) nativo e ha individuato tre batteri probiotici dei generi Lactobacillus e Pediococuss presenti nella frutta secca. 

“Questi progressi fanno parte del new deal che il nostro gruppo ha voluto dare alla ricerca e alla sicurezza alimentare -spiega Cercós Fortea-. Inoltre, sono fondamentali per l’individuazione di soluzioni innovative, nell’ottica di un miglioramento continuo della salute pubblica e di quella individuale”. 

Importaco, intanto, continua a crescere. L’azienda, nel 2021, ha realizzato un fatturato di 721,7 milioni di Euro, il 9% in più rispetto al 2020, risultato che mostra l'aumento dell'attività del gruppo e la crescente presenza nei mercati europei, avvenuti a seguito dell'acquisizione di Besana nel 2020. 

L'anno scorso Importaco ha realizzato investimenti che hanno superato i 19 milioni di Euro, indirizzati principalmente ai centri di produzione: il 60% delle risorse è stato rivolto a progetti di qualità, efficienza e specializzazione, il 40% a sviluppo commerciale, trasformazione digitale, benessere sull’ambiente di lavoro e sostenibilità. 

In tema di sostenibilità, la società iberica ha certificato il suo impianto di frutta secca secondo lo standard Aenor Zero Waste e ha ridotto del 20% gli sprechi industriali in questo settore: l'obiettivo è quello di certificare tutti i centri di produzione del gruppo a questo standard entro il 2025.

Non solo. Il 90% dell'energia elettrica consumata adesso è di origine rinnovabile: questo ha consentito di evitare l'emissione di 15.612 tonnellate di CO2: attraverso i piani di efficientamento energetico, i consumi sono stati ridotti del 12%. 

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EFA News - European Food Agency
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