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Grano duro/2. Copagri interviene sui movimenti speculativi

Appello alle autorità affinché “si attivino per monitorare gli andamenti del prezzo dei cereali"

Entra anche Copagri, la Confederazione dei produttori agricoli nel vasto tavolo che si sta occupando con sempre maggiore insistenza della questione del drastico calo delle quotazioni del grano duro. Lo fa con un'intervento del suo presidente, Franco Verrascina, secondo cui "in una fase estremamente complessa e delicata quale quella attuale appare del tutto deprecabile diffondere notizie allarmiste sulle disponibilità mondiali di grano, che hanno il solo risultato di sconvolgere le quotazioni ed erodere ulteriormente le pochissime certezze dei produttori agricoli".

“Parliamo di una repentina discesa del prezzo, aggravatasi ulteriormente nella giornata di oggi, che non trova alcuna spiegazione e che appare legata esclusivamente a fenomeni di tipo speculativo -sottolinea Verrascina-. Fenomeni ancora più gravi in quanto arrivano in un contesto già caratterizzato da un calo generalizzato della produzione di grano duro, assimilabile nell’ordine del 30%”.

Verrscina fa appello alle autorità preposte affinché “si attivino prontamente per monitorare gli andamenti del prezzo dei cereali, scongiurando effetti che potrebbero rivelarsi devastanti per il primario nazionale”.

“Vale la pena ricordare -prosegue il presidente Copagri- che ci troviamo in un momento particolare, caratterizzato da un’ondata di siccità che non ha precedenti negli ultimi anni. Un momento nel quale, in ragione delle tensioni in atto sul versante geopolitico, è stato chiesto agli agricoltori di intensificare gli sforzi per aumentare la produzione. Fenomeni speculativi di questo tipo, al contrario, rischiano di alimentare pericolose spirali recessive, oltre a incrementare le importazioni di grano duro e quindi la dipendenza dell’estero, già considerevole dal momento che l’Italia produce circa la metà del grano duro necessario alla produzione di pasta”.

“Speculazioni di questo tipo -prosegue Verrascina-, oltre a manifestare l’esigenza di dovute verifiche da parte delle autorità preposte, condizione fondamentale per evitare che gli incrementi gravino unicamente sulle spalle dei produttori agricoli, palesano la sempre maggiore necessità di continuare a lavorare per fare squadra all’interno della filiera. È necessario -conclude il presidente- collaborare per il futuro del comparto cerealicolo partendo dai positivi intenti del protocollo d’intesa Filiera grano duro-pasta di qualità”.

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EFA News - European Food Agency
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