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Sei pizzerie ottengono il marchio Ospitalità Italiana nel mondo

Cinque sono a Stoccolma, una a Hong Kong: la certificazione è di Unioncamere e Isnart

Stoccolma e Hong Kong. Sono queste le due città in cui si trovano le prime sei pizzerie italiane certificate dal marchio di qualità Ospitalità Italiana nel mondo. Il riconoscimento è promosso da Unioncamere-Isnart, Istituto nazionale di ricerche turistiche per la salvaguardia e la valorizzazione del made in Italy nel mondo, progetto esteso anche alle pizzerie quest'anno, per la prima volta. 

Tutte le candidature sono state proposte dalle rispettive Camere di commercio italiane all’estero.
Cinque delle pizzerie premiate si trovano a Stoccolma: La Piazza Eataly, Capri Due Bakfickan, Meno Male, Primo Ciao Ciao e Magari. Una si trova a Hong Kong, il Pala HK. In lista d’attesa ci sono pizzerie italiane in Brasile (Belo Horizonte), Stati Uniti (Chicago), Corea del Sud (Seoul e Goyang) e Svizzera (Zurigo e Ginevra).

Il riconoscimento è stato assegnato dalla Segreteria tecnica di valutazione: oltre agli esperti di Isnart hanno partecipato Unioncamere, Assocamerestero, Agroqualita/Rina, Fipe e lo chef Stefano Callegari, tra gli chef pizzaioli italiani riconosciuti dalla critica specializzata internazionale. Ospitalità Italiana nel mondo è un progetto in espansione che ha coinvolto circa 2.200 ristoranti italiani e gelaterie in 60 nazioni, di cui 27 europee e 33 extraeuropee, oltre a 73 Camere di commercio italiane all’estero. 

Le pizzerie italiane all’estero hanno ottenuto la certificazione "Ospitalità Italiana" in base a un disciplinare che prevede rigorosi criteri di “italianità” tra i quali: professionalità dei pizzaioli, servizio offerto, utilizzo di prodotti dop e igp, attenzione all’utilizzo della lingua italiana per la comunicazione dei prodotti utilizzati nei menu, elementi di arredo e design che richiamino l’Italia e i suoi territori, inserimento della pizzeria in guide internazionali e nazionali. Attenzione anche alla composizione del menù nel quale è obbligatoria la presenza di una delle due pizze tonde tipiche nazionali, cioè la margherita e la marinara.

“Ospitalità Italiana nel mondo vuole premiare la professionalità e l’impegno di chi ogni giorno lavora per portare avanti la tradizione della migliore ristorazione italiana e la salvaguardia dei prodotti made in Italy secondo i principi del bello, buono e ben fatto -spiega Roberto Di Vincenzo, presidente di Isnart-. Certificare la qualità dell’enogastronomia italiana nel mondo significa anche combattere il fenomeno dell’italian sounding, una pratica scorretta che cerca di sfruttare e imitare la forza dei prodotti made in Italy, in modo spesso fraudolento”.

Il progetto ha, tra gli altri fini, la tutela e la promozione dei prodotti agroalimentari italiani che, secondo i dati elaborati per Unioncamere dal Centro Studi Tagliacarne, solo nel primo trimestre del 2022 hanno fatto registrare esportazioni per oltre 11,7 miliardi di Euro, con un incremento del 21,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

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EFA News - European Food Agency
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