Domino's Pizza, addio all'Italia
Chiudono tutti i 27 locali della catena sbarcata in Italia nel 2017
Domino’s Pizza Italia, dopo aver presentato un'istanza di protezione per la procedura di composizione negoziata (ex art 5 DL 118/21) ha chiuso da pochi giorni tutti i locali della sua catena di pizzerie. In pochi anni, era arrivata a 29 locali in varie città, fra cui Milano e Torino. la maggior parte gestiti direttamente dal Master Franchisee italiano EPizza Spa.
L’istanza era stata presentata lo scorso aprile da EPizza, anche per consentire "di proseguire il percorso intrapreso, che auspicabilmente avrà l'effetto di salvaguardare il patrimonio aziendale preservandone la continuità". Ma è da pochi giorni, come detto, che tutti i punti vendita italiani hanno sospeso definitivamente le loro attività.
L’istanza evidenzia come Domino’s Pizza sia arrivata alla chiusura principalmente a causa della pandemia da Covid. Contrazione del fatturato, con conseguente esposizione finanziaria, e concorrenza. Nonostante il ceo Alessandro Lazzaroni a inizio 2020, prima dell'esplosione della pandemia, parlasse di 880 nuove aperture entro il 2030. Lazzaroni ha poi lasciato il gruppo a fine novembre 2020 (vedi articolo di EFA News), per assumere il ruolo di country manager di Burger King Italia, e dal mese di giugno è il managing director del brand Crazy Pizza lanciato da Flavio Briatore.
ll primo locale italiano di Domino's aveva aperto il 5 ottobre 2015, quasi 7 anni fa. Il modello di business si basa in tutto il mondo sul servizio a domicilio. L'esplosione del delivery, accelerato in modo vertiginoso dalla pandemia, evidentemente ha dato il colpo di grazia alla catena. Una delle pochissime, peraltro, ad aver garantito fin dall'inizio una regolare assunzione dei rider.
EFA News - European Food Agency