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CLARA MOSCHINI

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Roncadin dice stop a open day e assunzioni

Per gli extracosti impazziti l'azienda delle pizze surgelate costretta a rimandare una serie di spese

Roncadin, attiva nel comparto delle pizze surgelate dice stop all'open day previsto ma, soprattutto, dice stop alle nuove assunzioni. Colpa dei rincari, tra la bolletta energetica che schizza di 14 milioni di Euro e le materie prime che vanno su di altri 10 milioni per un conto totale che si aggira su 24 milioni di Euro di extra-costi. Niente open day per i dipendenti, dunque: “una goccia nell’oceano” precisano dall'azienda che dichiara di non potersi permettere in questo momento nessun tipo di spreco. Oltre a questo, e decisamente peggio, la società decide per il congelamento delle assunzioni.

“Se non ci fossimo trovati a fare i conti con la fiammata dei costi energetici la previsione era di assumere un centinaio di persone -sottolinea Dario Roncadin, ad dell’azienda di Meduno, in provincia di Pordenone-. Ora alla luce della situazione siamo costretti a fermarci. Difficile dire per quanto: dipenderà da come andranno i costi, dagli aumenti che dovremo fare e da come questi verranno percepiti dal mercato. Navighiamo a vista”. 

L’azienda, comunque è già al lavoro per potenziare il proprio impianto fotovoltaico in modo da arrivare a coprire il 30% del fabbisogno energetico: a giorni comincerà l’installazione di 5.000 pannelli fotovoltaici già previsti da tempo, ma che tardano ad arrivare per via dei problemi attuali di carenza di materie prime. A questi se ne aggiungeranno altri 6.200 a breve. I conti (e i rincari) parlano da soli: da 2,5 milioni di Euro l’anno a più di 13 milioni di Euro per l’energia elettrica, da 600.000 Euro a più di 4 milioni di Euro per il gas, per non parlare poi dell’aumento della spesa su tutte le materie prime, dalla mozzarella, al pomodoro, alle farine, per citarne solo alcune, che supera 10 milioni di Euro.

"Nelle ultime settimane i costi energetici sono aumentati a dismisura -spiega il patron in un messaggio inviato ai lavoratori-. Senza considerare che stiamo partendo già da prezzi folli che hanno portato a chiudere temporaneamente molte aziende. Anche in Roncadin, già da nove mesi, siamo in balia dei continui aumenti dei prezzi. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e dobbiamo combattere insieme questa battaglia che viene determinata anche da piccoli gesti". 

"Su due temi -prosegue Roncadin- abbiamo segnalato alle nostre persone che possono dare una mano fin da subito. Il primo è lo spreco energetico: partendo dagli uffici, ma anche in tutte le aree produttive, siamo tutti impegnati a spegnere luci, computer e macchinari inutilizzati. Il secondo è lo spreco di materie prime in linea e nelle cucine: stiamo lavorando a nuove soluzioni per recuperare il più possibile".

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EFA News - European Food Agency
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