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Il tempo delle mele è in calo del 3%

Assomela: 70 mila tonnellate in meno di produzione. Stagione negativa in tutta Europa

"Per l'Italia, le stime di settembre indicano un abbassamento del 3% del raccolto inizialmente previsto, che si traduce in una diminuzione della produzione di circa 70.000 tonnellate". Sono questi i primi dati sulla raccolta delle mele comunicati da Assomela dopo il meeting Prognosfruit di Belgrado. Nel convegno è stato prospettato un arretramento delle produzioni in tutta Europa, dopo una stagione estiva calda e siccitosa.

A pagare pegno, in Italia, sono soprattutto le mele Gala la cui produzione potrebbe calare di circa 23.000 tonnellate. Che il periodo non fosse dei migliori, d'altronde lo avevano già prospettato gli stessi produttori altoatesini, da dove arriva la mela Gala la cui raccolta è stata giudicata "esitante" (Alto Adige, uva e mele ai nastri di partenza).

"Il raccolto totale dei frutti dovrebbe assestarsi a 2.079.344 tonnellate, con una perdita per la sola Gala di almeno il 6% rispetto a quanto inizialmente previsto -fanno sapere da Assomela-. Per l'Europa, la produzione totale dovrebbe essere inferiore di circa 90.000 tonnellate e attestarsi a 12.076.000 tonnellate" viene rilevato dall'associazione dei produttori di mele italiani che rappresenta l'80% della produzione melicola nazionale e il 20% di quella europea. 

In Europa, tra i produttori principali, solo Repubblica Ceca e Polonia non hanno rivisto al ribasso le previsioni anche se il Polonia, dice Assomela, "oltre a una quantità maggiore di prodotto destinata alla trasformazione, gli operatori prevedono che molte mele rimarranno sugli alberi, vista la mancanza di almeno il 50% di lavoratori stagionali che tradizionalmente arrivano dall'Ucraina".

A impattare negativamente sul mercato contribuisce anche l'aumento dei costi di produzione: "in particolare -osserva Assomela- quelli legati all'elettricità, che stanno diventando insostenibili per un settore che ha nella frigoconservazione un elemento cardine. Per questo, in alcuni paesi tra cui la Polonia -conclude l'associazione-, oltre ai frutti che potrebbero non essere raccolti, si prevede lo stoccaggio solo dei frutti migliori".

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EFA News - European Food Agency
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