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Alto Adige, uva e mele ai nastri di partenza

Inizia la vendemmia che si prospetta ottima mentre la raccolta delle mele sarà "esitante"

"Il settore vinicolo è in forte ripresa dopo la crisi covid e nelle prossime settimane ci si aspetta una vendemmia ricca e di successo. Per quanto riguarda le mele il raccolto sarà minore rispetto agli scorsi anni". Due settori opposti, il vino e le mele, fotografati nel loro sviluppo da Michl Bradlwarter, presidente della Cantina Bolzano-Bozen Kellerei che, con i suoi 350 ettari di terreno coltivato sulle colline di San Maurizio a Bolzano viaggia verso una produzione pari a 3,5 milioni di bottiglie all’anno.

I due mercati di punta dell'Alto Adige hanno in questo momento un elemento in comune: l’esplosione dei costi energetici. "L’energia in generale è aumentata del 400% -sottolinea Bradlwarter-. Ancora a dicembre pagavamo 14 centesimi a kWh, ora siamo già oltre i 50, ed è un aumento destinato a crescere. Noi l’energia per il riscaldamento e l’acqua calda la otteniamo bruciando il pellet in legno, ma c’è anche un discorso di abbattimento delle temperature: l’uva che entra in cantina a 35 gradi va raffreddata a 5 per ottenere il mosto e questo è un processo energivoro". 

Per quanto riguarda i prodotti, da qualche giorno, in Alto Adige è iniziata la raccolta delle prime uve bianche mature, ideali per produrre il Sauvignon e Pinto Grigio: tra due settimane, sulle colline, partirà la raccolta dell’uva nera. "Le aspettative del comparto sono ottime, così come la qualità dell’uva che sarà sicuramente alta: sarà probabilmente un’annata straordinaria. Quest’anno abbiamo avuto molta fortuna perché ci sono state delle bellissime giornate calde con sole", spiega il presidente. "Le poche piogge -continua- non hanno creato particolari problemi in quanto tutti hanno la possibilità di irrigare, regolando l’apporto d’acqua per la vegetazione in base ai periodi, come durante la fase dell’invaiatura dell’uva. In realtà la siccità può essere un fattore positivo per alcuni vini come il Lagrein, perché ne esalta le qualità del gusto".

"Le vendite dei nostri vini sono sempre andate molto bene, tanto che siamo quasi a corto di bottiglie -prosegue il presidente della Cantina Bolzano-Bozen Kellerei-. Questo è dovuto ai tanti turisti che sono tornati a muoversi sia sul territorio locale che nazionale. Possiamo dire che almeno qua a Bolzano siamo tornati a viaggiare ai ritmi pre-covid, l’incremento della nostra cantina è del 10% rispetto ad un’annata normale". Molti crolli di fatturato erano infatti imputabili al calo della domanda del settore ricettivo ma già ad aprile dell'anno scorso le cantine segnalavano un aumento dei volumi di vendita di circa il 50% in più rispetto allo stesso mese del 2020 con una crescita dei guadagni sia sul mercato italiano sia su quelli esteri.

Situazione completamente opposta per quanto riguarda il comparto delle mele. In questi giorni è terminata la raccolta delle mele Gala, mentre le altre varietà verranno raccolte a partire da questa settimana: le stime, però, parlano di una campagna esitante. La qualità rimarrà ottima, spiega ancora Bradlwarter: a calare saranno i prezzi che, in ribasso a causa di una produzione record in Europa, si attesteranno a circa 30 centesimi al chilo all’ingrosso. In calo anche le quantità prodotte. Questo, spiega l'esperto, è dovuto soprattutto al fenomeno della cascola primaverile e alle ondate di caldo estremo degli ultimi mesi che hanno impattato, in alcuni casi, il colore dei frutti, creando un maggiore scarto.

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EFA News - European Food Agency
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