Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Agriturismi, aumentano le presenze ma anche i costi

Agriturist: bilancio dell’estate molto positivo nonostante. La Liguria svetta

L'autunno è iniziato oggi, 21 settembre e, negli oltre 24.000 agriturismi italiani, si tirano le somme di una stagione caratterizzata da un massiccio flusso dal Nord Europa, dal ritorno degli americani e dalla crescita della presenza di turisti dall’Est. L'entusiasmo è frenato dall’aumento esponenziale dei costi: le bollette triplicate in un anno, i costi di gpl per le cucine, carta e vetro più che raddoppiati, i costi delle altre materie prime cresciuti dal 200 al 300%.

“Gli agriturismi, per essere tali, hanno alle spalle delle aziende agricole -spiega Augusto Congionti, presidente Agriturist-. Il bilancio complessivo dell’estate è molto positivo: le presenze, in particolare degli stranieri, hanno fatto raggiungere punte del tutto esaurito. Per le strutture con ristorante e piscina gli aumenti sono stati così forti che, paradossalmente, abbiamo lavorato di più, incassando di più, ma guadagnando di meno”. 

Anche l’ospitalità nelle aziende agricole subisce le ripercussioni dell’aumento esponenziale dei costi delle materie prime, della guerra in Ucraina, ma anche della grave, prolungata carenza idrica: nonostante questo, molti agricoltori hanno deciso di non aumentare i prezzi o di ritoccarli solo lievemente. Una scelta che, secondo Agriturist, ha premiato l’ospitalità nelle aziende agricole e la riscoperta della parte agricola del turismo. 

Secondo l'indagine Agriturist, è la Liguria a svettare sulle altre regioni italiane: presenze al 98% in agosto e a settembre, con oltre il 60%. Richieste anche per ottobre e prenotazioni straniere per il 2023. Turisti provenienti principalmente da Belgio, Olanda, Svizzera e Germania, molti dal Nord Europa. In crescita il turismo dall’Est, mentre sono ancora pochi gli americani. Successo negli agriturismi dell’entroterra grazie alla ricerca del verde e alle attività legate al territorio e all’agricoltura. Soggiorni medi di 7/15 giorni.

Ottima annata anche in Lombardia, frenata però dagli aumenti dell’energia e delle materie prime. Buona la presenza degli italiani, anche gli stranieri sono tornati in massa dal Nord Europa (Svezia, Finlandia, Norvegia, Svizzera e Germania e anche i tedeschi con forte propensione per il Lago di Garda) con un più 10% di rispetto al pre covid e allungando la stagione fino a fine ottobre. 

In controtendenza il Lazio, che pur registrando un incremento degli stranieri (+15%) e della durata dei soggiorni (+10%), durante la stagione estiva rileva una riduzione delle presenze, in media del 17%, rispetto allo scorso anno: colpa, dicono gli esperti, della possibilità di raggiungere nuovamente mete estere. Unica eccezione gli agriturismi collocati in prossimità del mare. Calati gli ospiti del 30% anche a settembre, in confronto al 2021, diminuito, in conseguenza dell’impennata dei costi, il margine operativo lordo aziendale, abbassato di 10 punti.

Nel sud, molto bene la Calabria, che registra +50% di presenze rispetto allo scorso anno, ripartite con un 70% d’italiani e un 30% di stranieri, principalmente americani, tedeschi, svizzeri e francesi e ottimi i risultati degli agriturismi in Sicilia: da maggio a settembre, +52% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2021. Nelle strutture si è registrato il 60% stranieri provenienti, prevalentemente, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Francia e da Malta. Le presenze di italiani si sono attestate sul 40%. 

fc - 26652

EFA News - European Food Agency
Simili