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Agricoltura Sardegna: va rafforzata la filiera del grano

Per l'assessore Murgia questo favorirà le economie locali e lo sviluppo sostenibile

“Uno degli obiettivi di questa Giunta regionale è stato da subito quello di puntare su una valorizzazione dell’intero comparto agricolo in funzione dello sviluppo economico e culturale dei singoli territori e delle loro comunità, perché la sostenibilità delle filiere agricole è strettamente correlata alla sopravvivenza delle economie locali. E la filiera corta, come quella del frumento duro per la produzione di pane e pasta, contribuisce proprio alla crescita delle economie locali, incentivando le produzioni sostenibili”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che oggi a Cagliari ha partecipato al primo workshop del progetto “Arsinoe”, nell’ambito delle iniziative previste dal protocollo d’intesa tra la Caritas diocesana di Cagliari e l’agenzia Agris Sardegna.

“Per sostenere il comparto cerealicolo, in particolare il grano duro – ha evidenziato –, la Regione ha indirizzato sempre di più la filiera verso produzioni di qualità. Ed è necessario continuare a rafforzare questo percorso legato alla qualità, con criteri e meccanismi che incrementino il valore aggiunto della materia prima e dei prodotti tipici trasformati, secondo un’equilibrata distribuzione del valore in tutte le fasi del processo produttivo, in un quadro caratterizzato dal perseguimento di un vero sviluppo sostenibile e da una forte attenzione alla salute del suolo e agli effetti dei cambiamenti climatici”.

Il Piano strategico nazionale della Pac (fondi comunitari Fears), ha ricordato l’assessore, prevede diversi interventi di carattere agro-climatico-ambientale da attivare in Sardegna. L’intervento “Produzione Integrata” consiste in un sostegno a favore degli agricoltori che si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione integrata stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di qualità nazionale Produzione integrata tecniche. Altre misure, quella per la lavorazione ridotta dei suoli, per favorire la conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che ne minimizzano il disturbo e favoriscono il miglioramento della sua fertilità, e quella per incentivare l’agricoltura biologica.

“Dal 2013 al 2020, in Sardegna, la superficie investita a grano duro è diminuita di quasi il 50% e solo nel 2021 si è registrato un leggero incremento. Per contrastare l’abbandono della coltivazione del grano duro di qualità, la Regione ha attivato un intervento che prevede l’erogazione di un premio ai cerealicoltori che aderiscono a un accordo di filiera. Sono stati stanziati quasi due milioni di euro per il bando 2020 e 2021, altri 800mila euro per il 2021/2022 e altrettanto per il 2022/2023. Si tratta di interventi importanti che dovranno essere incrementati, perché in questa difficile fase attuale, condizionata dal conflitto in Ucraina, l’aumento dei prezzi dei prodotti non è stato minimamente sufficiente a coprire quello dei costi di produzione e l’effetto degli eventi climatici avversi. Ed è per questo che l’Assessorato si è attivato per reperire ulteriori risorse finanziarie a sostegno di un settore vitale per lo sviluppo dei territori e di tutta l’economia dell’Isola”, ha concluso Murgia.

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