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Il pecorino romano vola: record storico di 13 Euro al chilo

Prosegue la crescita esponenziale iniziata nel 2021 ma i rincari di energia possono mettere ko la produzione

Non è come l'oro ma poco ci manca. Il prezzo del pecorino romano Dop vola oltre 13 Euro al chilo e diventa un caso oltreché un record. Il prezzo ha iniziato a lievitare a novembre del 2020: a dicembre del 2021 aveva raggiunto le quotazioni record di 9,38 Euro al chilo che non si vedevano dal 2015. Poi la crescita esponenziale da aprile del 2022 con 11 Euro al chilo e, adesso, arriva a toccare punte tra 12,8 e 13,5 Euro al chilo, con cui è stato battuto ogni record.

Si tratta, comunque, di livelli mai raggiunti in precedenza e dovuti a un combinato disposto di diversi fattori. "Una produzione limitata, una migliorata qualità, azioni promozionali e una consuetudine, nata nel periodo della pandemia, per l'utilizzo del prodotto in alcuni piatti della tradizione come la carbonara o la cacio e pepe -spiega all'Ansa il presidente del Consorzio di Tutela del pecorino romano Dop, Gianni Maoddi-. Oggi il cambio euro-dollaro consente a consumatore statunitense di sentire meno gli aumenti dei prezzi". 

"Se il livello dei consumi si manterrà a questo livello -aggiunge Maoddi- la produzione 2022 non sarà sufficiente ad arrivare a maggio 2023 quando verrà commercializzato il formaggio che inizierà ad essere prodotto da ottobre e potremmo anche assistere a una rottura di stock".

Attualmente il margine di guadagno resta ma c'è anche il rovescio della medaglia, ossia l'aumento dei costi per imballaggi, per concimi e per l'energia unito alla carenza di manodopera nelle campagne dove operano i pastori che conferiscono il latte di pecora che quest'anno viene pagato con i conguagli tra 1,30 Euro al litro e punte dell'1,45 Euro. Tutte cose che incidono a zavorrare il prezzo del prodotto.

"Il valore del prezzo finale del formaggio è alto, il momento favorevole, ma tutti i costi di produzione, dall'allevamento alla trasformazione, sono in aumento e questo ci preoccupa per il futuro", osserva Maoddi, che, nei giorni scorsi, si è ripetutamente espresso sulle difficoltà che sta attraversando il comparto (Allarme pecorino romano) attanagliato nella morsa dei rincari (Caro-energia/4. Pecorino Romano in difficoltà).

Il formaggio italiano prodotto al 95% in Sardegna a cui si aggiunge qualche azienda in Toscana e Lazio è uno dei più venduti negli Stati Uniti, principale mercato di esportazione con il 52% di quello destinato all'estero. La produzione 2022 è scesa del 3,1% sull'annata precedente: oltre 1,6 milione di litri di latte in meno sono destinati alla produzione di febbraio secondo i dati Ismea.

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EFA News - European Food Agency
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