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Dieci ricoverati a Pozzuoli per colpa della mandragora

L'erba velenosa è stata venduta sfusa al posto degli spinaci: i Nas ritirano alcune partite di verdura da fruttivendoli e market della zona

Cinque persone sono finite in ospedale questa notte a Pozzuoli, in provincia di Napoli, con sintomi da intossicazione. I cinque avrebbero ingerito verdura velenosa, probabilmente della mandragora, convinti di mangiare degli spinaci o delle biete. Almeno questo è alla base delle prime ricostruzioni della polizia: dopo i primi ricoveri ce ne sono stati altri cinque, portando a dieci il numero degli intossicati, con tutta probabilità collegati tra loro.

Le prime cinque vittime appartengono a due distinti nuclei familiari; quattro di loro, una coppia di mezza età e due coniugi anziani, abitano a Monte di Procida mentre la quinta, un giovane, vive a Quarto: le altre 5 appartengono ad altre due famiglie. La verdura sarebbe stata acquistata in diversi negozi dei due comuni flegrei, venduta come prodotto sfuso e non imbustato. Non si esclude che i commercianti si siano riforniti dalla stessa persona, che potrebbe aver venduto loro la mandragora inconsapevolmente. 

La tossicità della mandragora è nota da millenni: quella autunnale, poi, presenta un grado di tossicità maggiore rispetto alle altre specie. Nell'antichità le venivano addirittura attribuiti poteri sovrannaturali ed era menzionata come componente principale di pozioni magiche. Le sue foglie possono essere facilmente scambiate per quelle di lattuga, spinaci o altro tipo di verdura, ma sono altamente tossiche. Tra i sintomi ci sono confusione mentale, diarrea e nausea e, in mancanza di un intervento tempestivo, si può arrivare anche al coma e alla morte.

L'Asl Napoli 2 Nord ha allertato i Pronto Soccorso del territorio per eventuale arrivo di altri intossicati. In ospedale sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli, incaricati delle indagini col supporto dell'Asl: in mattinata, i militari insieme agli specialisti del Nas e ai tecnici della prevenzione dell'Asl Napoli 2 Nord, hanno ritirato a scopo precauzionale alcune partite di verdura da fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto. 

I militari stanno cercando di ricostruire la provenienza della merce e capire quanta verdura velenosa sia stata effettivamente venduta: in attesa che si faccia chiarezza su questo aspetto l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che per prima ha segnalato la vicenda sui propri profili social, ha invitato i cittadini di quelle zone a prestare particolare attenzione alle verdure acquistate, soprattutto se non confezionate.



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EFA News - European Food Agency
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