Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Fao, prezzi degli alimentari in calo per il sesto mese consecutivo

Ribasso mondiale dell'1,1% a settembre: scendono oli di palma, soia, semi di girasole e colza

Calano i prezzi mondiali dei generi alimentari per il sesto mese consecutivo. A settembre si è registrato un calo dell'1,1% che però non ha intaccato più di tanto gli aumenti, visto che i prezzi rimangono superiori del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La conferma arriva dal nuovo indice Fao secondo cui, a settembre, le brusche flessioni delle quotazioni del 6,6% degli oli vegetali, il livello più basso mai osservato dal febbraio 2021, hanno più che controbilanciato il rincaro dei cereali. A scendere, fa sapere la Fao, sono gli oli di palma, soia, semi di girasole e colza.

Rispetto ad agosto, l'indice dei prezzi dei cereali è, invece, cresciuto dell'1,5%: il grano, in particolare, ha guadagnato il 2,2%, complici i timori legati alla siccità in Argentina e negli Stati Uniti e il rapido incremento delle esportazioni dall'Ue a fronte di un'elevata domanda interna. Stabili i prezzi globali del mais, mentre aumentano del 2,2% tutte le varietà di riso, in risposta alle nuove politiche di esportazione in India e ai timori legati alle gravi inondazioni in Pakistan. 

L'indice dei prezzi scende dello 0,6%, invece, per i prodotti lattiero-caseari soprattutto per effetto dell'indebolimento dell'Euro nei confronti del dollaro e per le incertezze del mercato unite alle fosche prospettive di crescita economica a livello globale. Segno meno dello 0,5% anche per la carne, in particolare per quella bovina e per il pollame, mentre sale per la suina: battuta d'arresto anche per il prezzo dello zucchero (-0,7%) per una combinazione di buone prospettive di produzione in Brasile, associate a una flessione dei prezzi dell'etanolo.

In ribasso le previsioni relative alla produzione mondiale di cereali per il 2022 attualmente misurata in 2.768 milioni di tonnellate, pari a una flessione dell’1,7% rispetto al 2021. Il dato emerge nell’ultima edizione del bollettino Fao sull’offerta e la domanda dei cereali, secondo cui la produzione mondiale di cereali secondari, stimata in 1.468 milioni di tonnellate, è in calo del 2,8% su base annua. 

Per quanto riguarda il riso, si prevede una produzione di 512,8 milioni di tonnellate: pur essendo in calo del 2,4% rispetto ai livelli record del 2021, è ancora al di sopra della media. Ritoccate verso l'alto dell'1%, invece, le stime del grano, calcolando un volume di 87,2 milioni di tonnellate: se confermato, si tratterebbe di un nuovo record di produzione, reso possibile da raccolti più abbondanti del previsto nell’Ue e nella Federazione russa.

Per quanto concerne le previsioni sull’utilizzo di cereali a livello mondiale nel 2022/2023 si prospetta un calo dello 0,5% rispetto alla precedente stagione: il calo è dovuto a una diminuzione dell’utilizzo di mangimi. Segno meno anche per le scorte (-1,6%) rispetto all'inizio dell'anno. Nel biennio, dunque, si avrà un decremento del rapporto mondiale tra riserve e utilizzo di cereali, che dal 31% dello scorso anno, scenderà a 29,7%, un livello comunque ancora relativamente alto. 

fc - 26945

EFA News - European Food Agency
Simili