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In Liguria è boom di offerte di lavoro per la grande distribuzione

Si moltiplicano le richieste di personale: a far la parte del leone nuovi supermarket

Gli ultimi dati occupazionali della Liguria sono confortanti e attestano sempre di più la dipendenza della regione da settori come ristorazione e alimentare (Ristorazione e turismo trainano l'occupazione in Liguria). Per confermare il trend basta andare in giro e guardare con attenzione le vetrine di bar e ristoranti, soprattutto, sulle quali si moltiplicano i cartelli con la richiesta di personale. 

La mappatura delle offerte di lavoro l'ha fatta il quotidiano cittadino Il Secolo XIX. In pieno centro, nella strada dello shopping via XX Settembre ha aperto Pollini e presto dovrebbe aprire Primark che sbarcherà all’ex Rinascente di Genova anche se i lavori sono fermi (e c'è chi parla di un dietrofront sui progetti). Qui dovrebbero essere assunte 200 persone anche se c’è un problema di tempi perché molto probabilmente si slitterà a fine 2023 o forse 2024. 

A Sestri Ponente dovrebbe aprire Esselunga con assunzioni anche se la reazione dei commercianti del luogo si fa sempre più forte (Sale la contestazione per l'Esselunga a Sestri Ponente). A Nervi, dovrebbe aprire un nuovo supermarket, forse un Basko, vicino alla piscina comunale che verrà costruita (Genova, a Nervi un altro supermercato).

Spostandosi a La Spezia aprirà uno stabilimento Amazon a Santo Stefano Magra con altre decine di posti assicurati. Nel savonese multiaperture targate McDonald’s, un'altra Esselunga (che potrebbe aprire anche dall'altra parte, nel levante, a Rapallo), Burger King, Eurospin. Nell’imperiese Mercadò (Vallecrosia) e un altro colosso dell’alimentare nel sanremese dovrebbero aprire i battenti. 

Di recente in Liguria la compagnia Emirates ha fatto un open day genovese per cercare personale di bordo; McDonalds sta facendo la stessa cosa per trovare 50 lavoratori ad Albenga, Esselunga ne cerca 100 per Leca d'Albenga, Mercadò altri 30 a Imperia.

Questi dati, uniti a quelli Ista sull'occupazione in Liguria potrebbero far pensare a un'oasi felice in Italia. Ma attenzione ai facili entusiasmi. Perché se è vero che gli occupati in regione sono cresciuti del 5,1% rispetto al 2021, da 595.226 a 625.790, oltre 30 mila unità in più, con i disoccupati scesi di 8.702 unità, c'è anche il rovescio della medaglia. 

"Possiamo aprire anche 600 nuove attività commerciali ma non crediamo che questo aumenti il benessere -spiega Silvia Avanzino della Cisl-. Laddove non c’è potere d’acquisto non si genera una ripresa dei consumi. Soprattutto attenzione alle assunzioni, alla qualità del lavoro che viene proposto. Colossi come Esselunga fanno quasi sempre contratti a termine o apprendistato".

"Attenzione anche a chi va via -aggiunge la sindacalista riportata dal Secolo XIX-. Ci sono catene che vanno via, per esempio Carrefour che fa passi indietro e spesso terziarizza a tutto danno delle condizioni di chi ci lavora".

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EFA News - European Food Agency
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