Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

La Russia fa dietrofront e rientra nell'accordo sul grano

La conferma arriva da Mosca: verrà data priorità alle spedizioni in Africa (Somalia, Gibuti e Sudan)

La conferma arriva direttamente da Mosca: secondo l'agenzia russa Ria Novosti, il ministero della Difesa russo ha annunciato che il Paese riprenderà la partecipazione all'accordo sul grano. La Russia, insomma, ha fatto dietrofront e ha deciso di rientrare nell'accordo sull'esportazione di grano e altri cereali da cui era uscita solo quattro giorni fa. Mosca aveva sospeso l'intesa, che era stata raggiunta lo scorso 22 luglio a Istanbul con la mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia, dopo il bombardamento di alcune navi nel porto di Sebastopoli, in Crimea, da parte di droni ucraino. Ora però ha cambiato idea. 

''La Federazione russa considera sufficienti le garanzie finora ricevute e riprende l'applicazione dell'accordo - annuncia una nota del ministero della Difesa di Mosca-. Siamo riusciti a ricevere garanzie scritte dall'Ucraina che non utilizzerà il corridoio umanitario e i porti ucraini coinvolti nell'esportazione di beni agricoli per condurre attività militari contro la Russia", specifica la nota secondo quanto riporta la Tass. 

L'accordo scadrà comunque il 18 novembre e dovrà essere rinnovato. "La decisione sul rinnovo verrà presa indipendentemente dal rientro -ha precisato il ministero degli Esteri russo-. È necessario ora un po’ di tempo per ridare piena operatività all’accordo considerato che attualmente sono ferme circa duecento navi nei porti dell’Ucraina in attesa dello svolgimento dei controlli previsti dall’intesa”.

"La Russia si riserva il diritto di lasciare l'accordo sul grano in caso di nuova violazione da parte dell'Ucraina dei suoi obblighi -ha sottolineato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, in una riunione operativa con il Consiglio di sicurezza-. Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione a questo lavoro. Se la Russia dovesse però decidere di ritirarsi nuovamente dall'accordo, sarà comunque pronta a fornire i cereali ai Paesi più poveri". Secondo la Tass verrà data priorità alle spedizioni in Africa. 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che aveva favorito il negoziato ha confermato la notizia, annunciando al parlamento di Ankara il ritorno della Russia nell'accordo e sottolineando la priorità delle prossime esportazioni verso le nazioni africane. Erdogan, che ribadisce il suo ruolo di mediazione nella crisi ucraina, aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Putin

Il ritorno della Russia nell'accordo, ha spiegato Erdogan, è stato possibile in seguito a negoziati con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. L'accordo per la transizione di navi cariche di cereali nel Mar Nero ''continuerà com'era prima'' della decisione della Russia di ritirarsi quattro giorni fa, ha detto Erdogan citando Shoigu. L'intesa, ha confermato il leader turco, darà priorità alle spedizioni verso le nazioni africane, tra cui Somalia, Gibuti e Sudan, in linea con le preoccupazioni della Russia secondo cui la maggior parte del grano avrebbe raggiunto le nazioni più ricche, in particolare quelle europee. 

Dopo che il presidente turco ha confermato la notizia che le spedizioni attraverso il corridoio dell'Ucraina riprenderanno, il mercato delle materie prime ha reagito: il prezzo del grano è crollato, mentre il futures è scivolato in basso del 6% a 848 Euro. 

fc - 27330

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili