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CLARA MOSCHINI

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Xylella, 25 milioni di Euro alla Puglia

Stanziati dal Mipaaf i primi contributi per l'impianto in zone infette di 78 specie ammesse

Arrivano i primi contributi per l'impianto in zona infetta da Xylella di 78 specie ammesse, per iniziare a programmare la diversificazione colturale in Salento. Lo avevamo anticipato meno di un mese fa, quando erano in fase di completamento l'iter per gli indennizzi (Xylella, arrivano i risarcimenti per le imprese pugliesi) che adesso, secondo quanto annuncia Coldiretti Puglia, sono in via di trasferimento. 

L'avvio degli indennizzi è, infatti, stato confermato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero delle Politiche che prevede in Puglia l'impiego di 25 milioni di Euro per la riconversione verso altre colture. 

Sarà possibile, dunque, l'impianto di 78 specie ammesse per la riconversione produttiva tra cui, spiega Coldiretti Puglia, "le piante che si sono dimostrate resistenti o immuni all'organismo nocivo nelle zone infette in cui si opera l'eradicazione, e ciò riguarda agrumi, il pesco, l'albicocco, il susino, il mandorlo". Proseguono intanto gli studi in Puglia, dove sono già oltre 30.000 i semenzali osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici.

"In uno scenario lunare fatto di migliaia di ulivi secchi ancora da eradicare -aggiunge Coldiretti- la diversificazione colturale è possibile e opportuna, per non condannare le province di Lecce, Brindisi e Taranto a una monocoltura, con il rischio che un organismo alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella che ha compromesso il 40% del patrimonio olivicolo della regione Puglia". 

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