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Sicurezza alimentare e transizione ecologica binomio possibile

A conclusione di Ecomondo il dibattito sulle nuove tecnologie nell'agrifood e made in Italy

Sicurezza alimentare e transizione ecologica sono un binomio giudicato possibile grazie al ruolo delle tecnologie che hanno fatto ingresso nel settore primario e della trasformazione. È quanto emerso nella tavola rotonda "Farm to Fork 2.0: filiere agroalimentari rigenerative, food security, competitività economica”. All'incontro svoltosi ieri a conclusione di Ecomondo, erano presenti i presidenti di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti; di Federalimentare, Ivano Vacondio; di Federchimica Assofertilizzanti, Giovanni Toffoli; di Federchimica Agrofarma, Riccardo Vanelli, e il vicepresidente di Federchimica Assobiotec, Elena Sgaravatti.

L’Italia, rispetto agli obiettivi della Farm to Fork, ha fatto molto: tuttavia, come è emerso nella relazione di Denis Pantini di Nomisma, le recenti proposte normative, quali il regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci e la direttiva emissioni, potrebbero penalizzare pesantemente il nostro sistema agroalimentare e di conseguenza mettere a rischio la nostra food security. “Nel dibattito relativo alla transizione ecologica il settore primario è spesso sul banco degli accusati, tuttavia gli agricoltori stanno pagando duramente gli effetti della crisi climatica -sottolinea Giansanti-. La sicurezza alimentare, per il momento, è garantita ma non è scontata per sempre, ha bisogno di attenzione, di cure e di rinnovate strategie che la preservino -aggiunge il presidente di Confagricoltura-. La strada prefigurata dalla commissione, fatta di divieti, tagli e burocrazia, mette a rischio il potenziale produttivo delle aziende e la sicurezza dei rifornimenti”.

“In merito al Farm to fork -aggiunge il presidente di Federalimentare, Vacondio- da subito ci siamo ripromessi di lottare per affermare il principio per il quale la sostenibilità va sempre vista in tutte le sue componenti sociale, ambientale ed economica. Fortunatamente -aggiunge- qualche segnale positivo lo stiamo registrando. È il caso dell’etichettatura fronte pacco, una proposta fortunatamente ancora in gioco. La Commissione sembra essersi resa conto della complessità del tema e delle ricadute di una eventuale scelta inadeguata sulla stabilità del mercato unico”. 

“La sfida della sostenibilità corre parallela a quella della produttività e il sistema agroalimentare italiano deve affrontarle entrambe -dice Sgravatti, di Federchimica Assobiotec-. Una gestione oculata di tutte le risorse e le prospettive della digitalizzazione vanno in questo senso, ma le scienze della vita, le biotecnologie avanzate, continueranno ad avere un ruolo determinante”.

“La nostra industria condivide l’obiettivo di un sistema agroalimentare più sostenibile -prosegue Riccardo Vanelli di Federchimica Agrofarma-. Ma abbiamo bisogno di un contesto normativo che valorizzi l’introduzione di nuove soluzioni e che, al contempo, tuteli la competitività del made in Italy, e non di limiti quantitativi fissati senza un’adeguata valutazione d’impatto complessiva”. 

“Grazie anche al nuovo Regolamento fertilizzanti -commenta Giovanni Toffoli- le imprese del settore stanno portando avanti attività di ricerca per prodotti sempre più sostenibili ed efficaci. Non possiamo, però, non considerare le criticità di questo periodo, tra crisi energetica e conflitto in Ucraina. Per questo auspichiamo un sostegno concreto da parte delle istituzioni per garantire la capacità produttiva europea”.

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EFA News - European Food Agency
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