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Confagricoltura, fondamentale l'accordo sul grano

L'intesa sul cereale ucraino scade il 19 novembre: l'organizzazione fa pressione sul premier Meloni

“Il mancato rinnovo dell’accordo sulle esportazioni agroalimentari via mare dall’Ucraina avrebbe pesanti conseguenze sulla sicurezza alimentare globale e farebbe salire ulteriormente l’instabilità sui mercati internazionali”. Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti commentando quanto sta avvenendo al G20 di Bali anche alla luce della dura presa di posizione del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Per rinnovare l'accordo sull'esportazione del grano ucraino -ha detto questi-, sono necessarie garanzie che gli ucraini non utilizzeranno i canali riservati alle navi mercantili per condurre nuove azioni militari, e che anche la Russia possa esportare il suo grano e i suoi fertilizzanti”. 

Confagricoltura ha ricordato che l’accordo sulla ripresa delle esportazioni agroalimentari dell’Ucraina è stato sottoscritto lo scorso luglio, grazie alla mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia. L’intesa scadrà il 19 novembre prossimo, ma finora ha consentito l’export di 10 milioni di tonnellate di prodotti, principalmente grano e mais. “In quest’ottica -ribatte Giansanti-, abbiamo particolarmente apprezzato il pieno sostegno dell’Italia alle iniziative avviate dalla comunità internazionale che è stato assicurato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla sessione del G20 in corso a Bali, in Indonesia”.

“Sulle prospettive dei mercati internazionali pesa anche la crisi dei fertilizzanti -sottolinea Confagricoltura-. A causa dell’aumento delle quotazioni del gas, le industrie hanno ridotto la produzione e le quotazioni hanno raggiunto livelli senza precedenti. Secondo i dati della Commissione europea, da settembre 2021 allo stesso mese di quest’anno, il rialzo è stato del 149%”. “Un adeguato apporto di fertilizzanti -aggiunge Giansanti- è fondamentale per la quantità e la qualità dei prossimi raccolti in tutte le aree di produzione a livello mondiale. La carenza di prodotti farebbe salire i prezzi e l’inflazione. Dal G20 attendiamo l’annuncio di concrete iniziative per affrontare la situazione”. 

Ai leader del G20, come segnala Confagricoltura, è stato trasmesso un documento redatto dalla Fao e dall’Organizzazione mondiale del commercio che, oltre all’analisi della situazione in atto, propone una serie di misure urgenti. 




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EFA News - European Food Agency
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