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CLARA MOSCHINI

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Le alte temperature fanno male agli animali da allevamento

Il programma Climalat della Cooperativa Arborea attesta che le ondate di calore riducono del doppio la produzione di latte

Perdite produttive tra il 10% e il 15% rispetto alla media annuale. È questo l’effetto delle alte temperature registrate nel periodo estivo in 12 allevamenti bovini della provincia di Oristano che aderiscono al progetto sperimentale Climalat, il programma scientifico di durata biennale promosso dalla Cooperativa assegnatari associati Arborea sotto il coordinamento del dipartimento di Agraria dell’università di Sassari. 

Grazie alle evidenze raccolte, gli imprenditori soci della cooperativa potranno approfondire gli impatti che le emergenze estive legate al cambiamento climatico generano nelle singole aziende, anche in termini di redditività economica e sostenibilità del settore. Il programma, infatti, è nato per studiare gli effetti delle ondate di calore sulla produzione di latte e per individuare le migliori strategie atte a rafforzare le condizioni di benessere animale in presenza di eventi metereologici eccezionali. 

Secondo quanto rilevato, le aziende che hanno registrato una stagionalità nei livelli di produzione a causa delle ondate di calore hanno subito cali doppi di latte rispetto alle aziende agricole che hanno mostrato minima stagionalità nei conferimenti. Gli studiosi, inoltre, ritengono che l’effetto delle ondate di calore sui livelli produttivi si propaghi per circa 12-15 giorni, con perdite produttive massime a sei giorni di distanza dal picco nelle temperature. È stata evidenziata, infine, una correlazione positiva tra il raffrescamento degli ambienti e il benessere animale, con effetti benefici sui livelli produttivi nel breve e nel lungo termine. 

L’analisi dei campioni e l’elaborazione dei dati raccolti sarà funzionale alla programmazione di strategie di difesa dallo stress da caldo da implementare negli allevamenti di Arborea durante l’estate 2023. “Per Arborea la sostenibilità rappresenta il motore di tutte le nostre scelte strategiche ed è un elemento chiave per affrontare il cambiamento e rispondere ai bisogni di tutti gli stakeholder, a partire dai nostri soci -spiega Remigio Sequi, presidente della Cooperativa assegnatari associati Arborea-. Le conoscenze acquisite al termine della fase pilota verranno estese a tutte le imprese della Cooperativa che rappresentano, nel suo insieme, il principale polo produttivo lattiero- vaccino della Sardegna. Eliminare lo stress da caldo per tutti gli animali permette di salvaguardare il benessere animale e di evitare che le generazioni successive di bovini generino minor produzione di latte, tutelando così la stabilità del nostro distretto”. 

“La definizione e l’adozione di strategie efficaci contro lo stress da caldo soprattutto nelle fasi di gravidanza è fondamentale per il mantenimento di alti standard di benessere animale ma, soprattutto, per un miglioramento delle produzioni di latte delle bovine, della loro prole e di tutta la mandria nel tempo -aggiunge Alberto Stanislao Atzori, docente di nutrizione del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari-. Questo aspetto ha forti ripercussioni anche sugli indicatori di qualità ambientale degli allevamenti: una perdita produttiva, infatti, comporta un aumento dell’intensità delle emissioni di gas serra per litro di latte venduto sul mercato e pertanto un maggiore impatto ambientale generale”. 

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EFA News - European Food Agency
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