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Carne in provetta/2. Coldiretti e Filiera Italia: "Scenari preoccupanti"

"Una novità contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non vogliono la carne Frankestein"

"L'autorizzazione per il consumo umano della “carne” in provetta dalla Food and Drug Administration (Fda) rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti". E' l'allarme lanciato da Coldiretti e Filiera Italia. 

"L’avvenuta approvazione negli Stati Unti (vedi articolo di EFA News) potrebbe aprire presto la strada - secondo Coldiretti e Filiera Italia - ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Una preoccupante novità contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica". 

Le associazioni ricordano di aver promosso una raccolta di firme su tutto il territorio nazionale "per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy". L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Coldiretti e Filiera Italia ricordano che "per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani delle grandi multinazionali".

“Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

“Tutta la filiera agroalimentare italiana dice no ai cibi sintetici. Contrasteremo insieme quelle poche multinazionali globali che pensano con i loro 25 miliardi di dollari investiti in disinformazione di distruggere il nostro lavoro distintivo e di qualità, mentendo sul danno fatto ad ambiente e consumatori” ha affermato Luigi Scordamaglia consigliere delegato Filiera Italia.

red - 27603

EFA News - European Food Agency
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