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Natale "dolce" con meno consumi ma di qualità

Osservatorio Sigep: ritorno alle origini con pasticceria nonostante i prezzi in aumento

Da qui a Natale non si prevedono contrazioni nei consumi, né una crescita evidente: il giro d’affari si prevede in linea con il 2021; non superiore al 2019. Lo avevamo già accennato nei giorni scorsi (vedi notizia Per Natale gli italiani spendono come l'anno scorso) e adesso arriva la conferma dall’Osservatorio Sigep che attesta con anche questo Natale si preannuncia come un ritorno alle origini, almeno dal punto di vista alimentare. 

A farla da padrone saranno i dolci anche se le festività saranno più raccolte, in un contesto instabile per i costi delle materie prime della pasticceria e dell’energia per lavorarle: proprio questo sembra spingere i consumatori a riassaporare a tavola le certezze della tradizione del dolce italiano e a giocare d’anticipo con ordini online. 

La tendenza emerge dall’Osservatorio Sigep sul sentiment di cinque maestri pasticceri da sempre legati alla manifestazione internazionale di Italian Exhibition Group dedicata alla gelateria, pasticceria, cioccolateria e panificazione artigianali e al caffè, che si terrà dal 21 al 25 gennaio prossimi nel quartiere fieristico di Rimini. I cinque maestri interpellati sono:

  1.  Iginio Massari presidente di Apei, Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana; 
  2. Roberto Rinaldini, componente di Relais dessert international; 
  3. Salvatore De Riso, presidente Ampi, Accademia maestri pasticceri italiani; 
  4. Alessandro Dalmasso presidente del Club Coupe du monde de la pâtisserie per l’Italia;
  5. Sonia Balacchi, prima Pastry Queen al Sigep del 2012.

"Il mercato del cibo fuori casa, dal punto di vista della spesa continua a crescere, spinto dall’aumento dei prezzi -spiega Matteo Figura, director Foodservice Italy di The NPD Group-. Nei dati Crest di NPD Group il totale del mercato del cibo fuori casa registra un -12% di presenze, contro un -30% di millennials rispetto al 2019. Sebbene stia recuperando terreno la colazione, nel prossimo futuro ci aspettiamo un assestamento per la diminuzione del potere d’acquisto".

"Durante le festività natalizie di quest’anno, gli italiani puntano prima di tutto sulla qualità -è il sentiment di Alessandro Cavo, presidente dell’Associazione Gli Storici, caffè e ristoranti storici d’Italia aderente a Fipe-Confcommercio-. Nonostante il prezzo di questi prodotti siano mediamente più alti rispetto a quelli di largo consumo, le persone non intendono rinunciare alla qualità. Magari si acquisteranno meno prodotti, ma di un livello più alto". 

Scenario cui fa eco Associazione italiana gelatieri, che rileva il buon andamento della stagione estiva che nelle città d’arte ha spinto i consumi. "Abbiamo smesso di mangiare gelato di fatto sino a pochi giorni fa con un aumento del consumo tra il 18% e il 20% tra centro e Sud Italia sino a ottobre -spiega Claudio Pica, segretario generale dell’Aig-. Per Natale, la contrazione dei consumi delle famiglie è attesa. Ci sarà senz'altro più attenzione. Uno squilibrio sui rincari delle materie prime, zucchero, farina e latte in primis, che porta a rincari di produzione sino al 20% nel prodotto di fascia alta e contenuto sino al 12% in quella media, di cui per ora si fanno carico le pasticcerie".

Il sentiment dei maestri pasticceri è variegato anche se il fil rouge restano i dolci natalizi. "Ciò che sta veramente a cuore alle persone è vivere il Natale con i suoi simboli e i suoi riti -racconta Iginio Massari-. Tendenza che si riflette nei nostri panettoni che quest’anno proponiamo in quattro tipi: il tradizionale, scelto dal 70% dei consumatori prevalentemente online 5già da metà novembre; quello con pistacchio, al cioccolato e al cacao e cioccolato". 

"Due le novità per i nostri panettoni -spiega Roberto 
Rinaldini-. La prima è una rivisitazione del dessert PanVita con lo chef stellato Enrico Bartolini che l’ha creato. L’altra novità è un panettone solidale,
in collaborazione con Rise Together Foundation per aiutare bambini e giovani in condizioni di svantaggio che necessitano di cure o terapie. Per quanto riguarda gli ordinativi, complice anche la pubblicazione del nostro nuovo sito, abbiamo registrato un aumento dell’800% rispetto agli altri anni". 

"Il Natale è la festa della ricoperta delle tradizioni per antonomasia -sottolinea Salvatore De Riso. In Campania il Natale a tavola ha i colori dei diavolini degli struffoli, la croccantezza dei roccocò, l’aroma speziato dei mostaccioli. Naturalmente ci dedichiamo anche ai grandi lievitati con ben sedici diverse declinazioni del panettone: il più richiesto, però,
resta il panettone limoncello".

"il forte legame al territorio piemontese in cui vivo, mi hanno guidato nella creazione delle nuove proposte di panettone -aggiunge Alessandro Dalmasso-. Così sono nati il Pangianduia, che incorpora nell’impasto una purea di nocciole piemontesi, pezzetti di cioccolato fondente e una copertura di gianduia morbido e salato,
e il Panettone Piemontese, che invece riprende una nostra ricetta tipica, ovvero le pesche ripiene". 

"Meno prodotti a basso costo, ma scegliendone pochi di qualità -dice Sonia Balacchi- Io consiglio di leggere sempre bene le etichette e fare acquisti calibrati premiando i produttori che valorizzano il territorio e lavorano secondo natura. Al momento non percepiamo variazioni nelle ordinazioni, che sono già iniziate da tempo". 

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