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CLARA MOSCHINI

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La pasta italiana per l'imprenditoria femminile in Afghanistan

Grazie a She works for peace e alla cooperativa Girolomoni ha riaperto un pastificio nel nord del Paese

La pasta italiana come filo rosso per premiare il coraggio di un gruppo di donne afgane. È questo, in estrema sintesi, il succo di una storia di rinascita che vede protagonista un pastificio nel nord dell’Afghanistan fondato da un’imprenditrice di nome Sima

Chiuso con l’arrivo dei talebani nell’agosto 2021, il pastificio, dove lavoravano donne con storie difficili, ha potuto riaprire grazie all’aiuto di She works for peace, associazione no-profit che supporta l’imprenditoria femminile in Afghanistan, e con la cooperativa Girolomoni di Isola del Piano (Pesaro-Urbino), attiva nel settore dell’agricoltura biologica. Grazie all'accordo l'impianto è tornato a essere una realtà vitale, nella parte produttiva lavorano dalle 12 alle 15 donne. 

“Sima non vuole fermarsi qui, e neanche noi sottolinea Selene Biffi, fondatrice di She works for peace e motore di questo progetto-. L’obiettivo è ampliare l’attività dando lavoro a 50 donne. Questa esperienza mostra una realtà in Afghanistan di cui si parla poco: le donne non solo stanno fronteggiando un contesto difficile, ma vogliono anche inseguire le loro ambizioni e i loro sogni”.

Oggi si uniscono al progetto altre tre realtà italiane, impegnate come Girolomoni nella filiera della pasta: parliamo di: 

  • Sima Impianti di Spresiano (Treviso), azienda specializzata nella progettazione e costruzione di impianti di stoccaggio e che per una fortunata casualità ha lo stesso nome della protagonista di questa storia;
  • Landucci, di Pistoia, attiva nella produzione di trafile e macchine industriali per pastifici;
  • Ricciarelli, anch’essa di Pistoia, che si occupa di produzione e assistenza di macchinari per il confezionamento di prodotti alimentari.

“Grazie ai nuovi compagni di strada abbiamo creato una rete che affiancherà il pastificio anche in una possibile evoluzione tecnica, fornendo non solo risorse ma competenze specifiche -sottolinea Maria Girolomoni, responsabile Comunicazione e pubbliche relazioni della Cooperativa marchigiana-. Questo grazie a figure di grande esperienza come Daniela Bellini, la nostra responsabile qualità, Federica Landucci e Alessandro Bonistalli per Landucci Srl, Simonetta Corazzin per Sima Impianti e Giovanni Frosini per conto di Ricciarelli. La speranza è che il successo del pastificio possa rappresentare per queste donne un’occasione di riscatto”. 

Dopo le difficoltà della riapertura, oggi l’attività è in crescita: dai due giorni iniziali, il pastificio è passato ad essere operativo 5 giorni la settimana. Vengono impiegati circa 100 chili di farina al giorno, da cui si ottengono oltre 670 confezioni di pasta. L’azienda è in attivo e le richieste superano l’attuale capacità produttiva. 

Il piano di espansione punta ad ampliare gli spazi a partire dalle due stanze attuali, acquisire nuovi macchinari e assumere altro personale. Una crescita simbolo delle tante energie che percorrono il Paese malgrado il contesto difficile, soprattutto per le donne.

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EFA News - European Food Agency
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