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Il panettone artigianale ha fatto boom

Oggi rappresenta il 52% del valore complessivo del comparto e batte i prodotti industriali

Il panettone artigianale rimane un must del periodo natalizio. Lo conferma una ricerca realizzata da Nielsen per la società Csm Bakery. Di fatto, secondo i risultati della ricerca, questo prodotto batte quello industriale: la versione artigianale, infatti, rappresenta il 52% del valore complessivo del comparto. In Italia, secondo l'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, se ne venderanno oltre 50 milioni di pezzi, cioè oltre 26 mila tonnellate per oltre 195 milioni di Euro, il 19,5% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: un record, nonostante il post covid e la crisi energetica ed economica.

"Da qualche tempo, sempre più consumatori impazziscono per il panettone artigianale -spiega Marco Rau, delegato di Confartigianato Sardegna per l'alimentare-. Non solo in Sardegna o nel resto dell'Italia ma anche nel resto del mondo come per esempio negli Stati Uniti dove è diventato una vera e propria ossessione, con fornai e pasticceri italiani a darsi battaglia per avvicinarsi ai gusti perfetti per soddisfare ogni tipo di palato".

Le buone notizia finiscono qui, perché anche sulla produzione e sulla vendita dei panettoni, pandori e di tutti gli altri dolci tipici di Natale hanno impattato fortemente l'energia e l'inflazione che hanno pesato sui prodotti utilizzati per la lavorazione di pane e paste. Secondo l'analisi di Confartigianato Sardegna su un'indagine Union Camere, la farina è aumentata del 33,8% tra ottobre-novembre 2021 e ottobre-novembre di quest'anno, l'olio extravergine di oliva è cresciuto del 29%, quello d'oliva del 43,6%, quello di semi vari 16,6%, il burro del 23,5% e lo zucchero del 19,4%.

"Nonostante tutto questo, l'aumento del costo medio di questi dolci artigianali è stato solo del 7% -aggiunge Rau-. I clienti sanno bene che da almeno 5-6 anni i nostri prezzi sono, praticamente, invariati e che ci siamo autotassati e abbiamo fatto sacrifici in questo lunghissimo periodo. Però non si può andare avanti con questa situazione di continua penalizzazione del settore".

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EFA News - European Food Agency
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