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La Spagna azzera l'iva sui prodotti alimentari

Misura in vigore dal 1° gennaio 2023 per proteggere il potere d’acquisto delle classi medie e lavoratrici

Ci risiamo. Anche in questo 2023 appena iniziato sembra calzare a pennello la locuzione latina Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata. La frase riportata dalle Storie di Tito Livio risalirebbe a circa 200 anni prima di Cristo ma rimane più attuale che mai. Mentre a Roma, anche oggi, si discute, la Spagna (come l'antica città valenciana di Sagunto) decide di andare incontro alle fasce più povere della popolazione. Come? Con l'iva allo 0% su un paniere di oltre 7mila referenze alimentari. 

È questa, di fatto, l’ultima misura adottata dal governo spagnolo, entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2023: un'iniziativa governativa che mira a proteggere il potere d’acquisto delle classi medie e lavoratrici in seguito agli aumenti del costo di energia e cibo. L’obiettivo infatti è ridurre il prezzo finale di numerose referenze alimentari, vendute in oltre 19 mila punti vendita del Paese. Tra queste spiccano patate, latte e formaggi, frutta e verdura, farina, pane, cereali, legumi e uova. I prodotti, precedentemente tassati al 4%, godranno ora di un’aliquota allo 0% per circa sei mesi o fino a quando il tasso inflattivo non scenderà al di sotto del 5,5%. In base ai dati riportati dal quotidiano spagnolo La Vanguardia, a dicembre 2022 si aggirava al 6,9%. Riduzione dal 10 al 5% per l’aliquota di olio e pasta, mentre carne e pesce mantengono inalterata la propria tassazione.

Approvato il 27 dicembre, il decreto reale è entrato in vigore con l’inizio del 2023. La riduzione dell’aliquota sugli alimenti fa parte di una serie di misure economiche annunciate la scorsa settimana dal governo spagnolo per combattere il carovita che erode il potere d’acquisto dei cittadini. Il primo ministro Pedro Sanchez aveva annunciato le misure nel discorso di fine anno. I tre pacchetti di misure approvati dall’inizio della guerra in Ucraina, ha spiegato Sanchez, costeranno circa 45 miliardi di Euro, di cui 10 miliardi per l’ultimo ciclo. Il capo del governo ha sottolineato come l’obiettivo sia “proteggere le classi medie e lavoratrici, dato l’aumento del costo della vita, dell’energia e del cibo”. 

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EFA News - European Food Agency
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