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Aumento commissioni per prenotazioni online: la FIPE si oppone

Il vicepresidente Cursani: "Così si alimenta la spirale inflazionistica"

Dopo due anni di fatturati drasticamente ridimensionati e debiti in forte crescita, la ristorazione deve vedersela con gli aumenti straordinari dei prodotti alimentari e dell'energia. Questi rincari sono stati trasferiti solo parzialmente sui listini, per non mettere a rischio la fase della ripartenza.

In questa congiuntura, The Fork ha annunciato, l'aumento - con l'anno nuovo - del 12,6% del costo delle commissioni pagate dai ristoranti per il servizio di prenotazioni online. 

"Un aumento esagerato che non ha giustificazione né nella dinamica dell’inflazione generale né tantomeno in quella del settore della ristorazione - si legge in una nota ufficiale della Federazione italiana dei Pubblici esercizi (FIPE) -. Proprio in questi giorni l’Istat ha indicato nell’8,1% il tasso di inflazione del 2022 mentre i prezzi dei ristoranti sono cresciuti di appena il 4%".

Da parte sua, Aldo Cursano, vicepresidente vicario del FIPE, dichiara in un comunicato: "Imporre aumenti delle commissioni a due cifre mentre i ristoranti faticano ad aggiustare i listini, significa allungare lo stato di difficoltà in cui le imprese ancora si trovano dopo due anni di pandemia e un altro lungo periodo di emergenza energetica".

"In questo modo - conclude Cursano - si continua ad alimentare una spirale inflazionistica che ha pesanti effetti sul potere di acquisto dei consumatori. Auspichiamo che TheFork tenga conto del quadro di contesto e riconsideri l’adeguamento dei listini".

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EFA News - European Food Agency
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