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CLARA MOSCHINI

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Vendite regolari e stock bassi per le mele italiane

Prima riunione di Assomela nel 2023

Sul tavolo andamento del mercato e dinamiche di esportazione (Egitto in primis)

"Vendite regolari e stock particolarmente bassi per molte varietà". È questo, in estrema sintesi, il quadro di dicembre per quanto riguarda la produzione di mele così come emerso dalla prima riunione del 2023 del comitato marketing di Assomela che ha messo al centro dei lavori l'andamento del mercato e le dinamiche di esportazione oltre ai problemi di accesso ai mercati tra cui spicca l’Egitto, destinazione principale in termini di volume per le mele italiane fuori dall’Ue. Secondo i dati Assomela, gli stock totali per le mele da tavola sono a 1.162.375 tonnellate, le più basse nel mese di gennaio da dieci anni a questa parte (escluso il 2017). Per la Golden delicious la giacenza è di 382.872 tonnellate, valore inferiore del 33% alla media delle 10 stagioni precedenti: per la Gala la giacenza è a 93.000 tonnellate, il 22% in meno rispetto al gennaio 2022.

Le vendite, sottolinea l'associazione, "sono in linea con i piani di decumulo anche per le altre varietà, sia tradizionali che nuove: per alcune di queste si dovrà attendere la seconda parte della stagione per meglio valutarne gli andamenti". Il mercato italiano, rispetto ai mesi scorsi, fa segnare una leggera ripresa, in particolare nella grande distribuzione, mentre l'export in Europa, di fronte alla generale crisi dei consumi, risulta rallentato. Al contrario, "le vendite oltremare vengono giudicate molte buone, al momento sufficienti per compensare le difficoltà nel vecchio continente". Ottime performance si rilevano anche in Medio Oriente, in particolare in Arabia Saudita, e in Centro e Sud America. 

A proposito di export, dice Assomela, "regna ancora l’incertezza e la confusione in merito alle procedure per le vendite in Egitto, mercato fondamentale per le mele nazionali". Formalmente lo strumento della lettera di credito, introdotto nel febbraio 2022, è stato eliminato con un provvedimento della Banca centrale egiziana del 29 dicembre scorso. Al momento, tuttavia, non è chiaro se e quali altri strumenti verranno introdotti dall’Egitto che, oltre alla necessità di tutelare le proprie riserve in dollari, vive una profonda crisi economica legata anche al deprezzamento della lira.

Sul fronte fitosanitario, il Consiglio Europeo ha richiesto alla Commissione di procedere con la preparazione di un ulteriore studio per valutare l’impatto sul comparto agricolo europeo derivante dall’applicazione del Regolamento sull’Uso sostenibile dei fitosanitari. "Un evidente segnale -sottolinea l'associazione dei produttori di mele Italiani, che rappresenta, attraverso i suoi membri l'80% della produzione melicola nazionale e il 20% di quella europea- della presa di coscienza di come la proposta di regolamento così come concepita rischi di mettere in difficoltà l’intero comparto agricolo europeo".

"Assomela auspica che questa proposta di regolamento, fortemente ideologica e debole, venga definitivamente ritirata per aprire un nuovo confronto più ampio e profondo per arrivare ad una proposta adeguata nei metodi e nei tempi, rispettose anche delle esigenze dei produttori".


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EFA News - European Food Agency
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