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CLARA MOSCHINI

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Chi mangia bene, non spreca cibo

Un'indagine del Crea svela però che il 30% degli italiani mostra una scarsa adesione alle raccomandazioni nutrizionali

C'è un nesso tra il rispetto delle raccomandazioni alimentari e la propensione a non sprecare il cibo. E' questo uno dei dati più significativi dell'indagine promossa dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura), nell'ambito del progetto Fao Waste, finanziato dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). 

Dai risultati dello studio, condotto dalle ricercatrici del Crea, Laura RossiFederica Grant, su un campione di 2869 maggiorenni in leggera maggioranza femminile (52%), è emerso che circa il 30% degli italiani mostra una scarsa adesione alle raccomandazioni nutrizionali, il 21,5% medio-bassa, il 25,5% bassa e il 24% elevata. Tra i sottogruppi di popolazione, una bassa aderenza è stata riscontrata tra gli uomini (34,4%), i giovani (40%) e chi vive in famiglie numerose (42,3%), mentre un’alta aderenza tra le donne (29,6%), i più anziani (34,9%) e chi vive in famiglie con due componenti (29,3%). 

Una successiva analisi più approfondita ha stabilito che esiste un rapporto direttamente proporzionale tra un’elevata conformità alle raccomandazioni (alto AIDGI) e una positiva propensione dei consumatori ad attuare comportamenti che mirano ad una riduzione dello spreco alimentare (alto HFWB). In particolare, circa il 35-40% del campione con maggiore adesione alle raccomandazioni sembra avere anche elevate abilità nel programmare la spesa e l’utilizzo del cibo, nel valutare bene le quantità da cucinare, nell’evitare acquisti di impulso e nel riciclare gli avanzi, prolungando la shelf-life di un prodotto mediante una cucina creativa. Al contrario, chi ha dimostrato di seguire poco o nulla le raccomandazioni sembra non aver ricevuto alcun tipo di educazione a prevenire lo spreco alimentare.

“Dai dati risulta evidente – dichiara la coordinatrice del progetto Laura Rossi, dirigente di ricerca del Crea Alimenti e Nutrizione - che chi ha a cuore la sostenibilità alimentare e le raccomandazioni nutrizionali è attento anche a quella ambientale e sociale, ma, nel prossimo futuro, è necessario identificare i sottogruppi di popolazione con minore attenzione a questi temi e pensare a campagne di sensibilizzazione tarate ad hoc su di loro per accrescere il tasso di adesione a stili di vita più sani e aumentare la consapevolezza in termini generali di sostenibilità”.

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EFA News - European Food Agency
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