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CLARA MOSCHINI

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Emilia-Romagna: bando da 2 mln euro per agricoltura 4.0

La Regione punta sull'innovazione sia nei campi, sia negli allevamenti

Punta su un'agricoltura 4.0 e sull’innovazione tecnologica nei campi e negli allevamenti un bando approvato dalla giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che mette risorse per 2 milioni di euro a disposizione dei centri di ricerca regionali. Il bando è il braccio operativo della legge dell'Emilia-Romagna che promuove ricerca e sviluppo in campo agricolo e agroalimentare. Potranno fare domanda organismi di ricerca o di diffusione della conoscenza che come finalità principale abbiano lo svolgimento in maniera indipendente di ricerca di base, ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o la diffusione dei risultati di tali attività. Le risorse sono distribuite in modo uguale fra il settore vegetale e quello animale. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo 2023 via posta certificata.

“Un ulteriore sostegno alla ricerca - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi - i cui risultati saranno trasferiti a tutti i settori agricoli e agroalimentari coinvolti. In particolare, i progetti dovranno riguardare tematiche emergenziali e di stretta attualità per il comparto vegetale e quello animale, come il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, il benessere animale e la biosicurezza. La nostra Regione - prosegue - investe più del 5% delle risorse complessive dello Sviluppo Rurale in ricerca sul campo, in collaborazione con i centri di ricerca e le imprese, per sostenere il reddito degli agricoltori e investire sulla competitività e tenere insieme la sostenibilità economica, ambientale e sociale dei processi agricoli”.

I temi prioritari su cui i progetti si dovranno misurare, individuati a seguito delle consultazioni con il mondo agricolo attraverso la Consulta regionale, vanno - per il settore vegetale - dalle strategie di contrasto alle emergenze fitosanitarie, al risparmio idrico, agli adattamenti tecnologici, colturali e organizzativi per accompagnare l’evoluzione verso un’agricoltura 4.0. Per quanto riguarda il settore zootecnico, i progetti dovranno riguardare il miglioramento del benessere animale, misurare l’efficienza dei processi produttivi, diffondere la contabilizzazione delle emissioni, le tecniche di mitigazione e adattamento. Un altro tema di interesse riguarda gli studi per il miglioramento genetico delle razze tra cui quelle a rischio di erosione genetica per valorizzare la biodiversità zootecnica regionale.

I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025 e le attività, i risultati e le spese dovranno essere ripartiti su tre annualità (2023, 2024 e 2025).Il contributo è pari al 100% delle spese ammissibili, le dimensioni di ogni progetto vanno da 100 mila ai 250mila euro. I risultati dovranno essere resi disponibili gratuitamente e pubblicati anche on line per un periodo di almeno cinque anni dalla data di conclusione del progetto.

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EFA News - European Food Agency
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