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"Bere Mediterraneo" /2: così il vino ci protegge dalle malattie

Lo studio presentato al Senato smentisce le posizioni dell'Irlanda sugli alert sanitari/Video

Il vino è davvero dannoso per la salute? Così affermano gli alert sanitari recentemente approvati in Irlanda; tuttavia in Italia c'è chi afferma concetti piuttosto diversi. Come qualsiasi bevanda o cibo, il vino è pericoloso solo quando se ne abusa. In quantità moderata, al contrario, il suo consumo può arrecare effetti anche benefici all'organismo. Queste le conclusioni cui arrivano i relatori del convegno “Bere mediterraneo. Gli effetti sulla salute di un consumo moderato del vino”, ospitato alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, su iniziativa del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (vedi intervista EFA News).

Gli esperti intervenuti si sono confrontati sui risultati della review ‘Moderate Wine Consumption and Health: A Narrative Review’, pubblicata sulla rivista internazionale Nutrients. "La pubblicazione - si legge in una nota - evidenzia le differenze fra vino e altre bevande alcoliche nella modulazione delle vie biochimiche e dell’espressione genica dei componenti bioattivi e che conferma che il vino, se consumato moderatamente, non solo non aumenta il rischio di malattie cronico-degenerative, ma è anche associato a possibili benefici per la salute, soprattutto se inserito in un modello di dieta mediterranea".

Come spiegato ad EFA News dal professor Attilio Giacosa del Dipartimento di Gastroenterologia e Nutrizione Clinica del Policlinico di Monza, lo studio è stato avviato nella primavera del 2022: "Abbiamo avuto nove mesi per produrre questo tipo di analisi, abbiamo rielaborato tutta la letteratura scientifica su questo tema. Mi fa piacere - sottolinea lo studioso - che questo emerga oggi perché sono tutti dati veri, sono un’analisi scientifica su questo tema e speriamo possano porre fine al dibattito in corso nel Paese e possano esprimere notizie chiare e precise che non confondano ulteriormente il consumatore".

Per la valutazione del consumo moderato del vino e gli effetti sulla salute, il pool di ricercatori ha selezionato 24 studi scientifici, tramite ricerche su banche dati di letteratura scientifica (PubMed, Scopus e Google Scholar), pubblicati tra il 2010 e il 2022. In particolare, 8 studi riguardavano le malattie cardiovascolari, 3 il diabete di tipo 2, 4 le malattie neurodegenerative, 5 il cancro e 4 la longevità.

Il vino, oltretutto, è un'alchimia di proprietà uniche, con una composizione ricca e originale in termini di polifenoli e antiossidanti e un'associazione protettiva tra il consumo di vino da basso a moderato e le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e i disturbi neurologici. Proprio il lavoro di analisi dei dati clinici sugli effetti del vino consumato in quantità moderata, ha fatto rilevare come a tali livelli di assunzione i rischi siano contenuti, mentre i benefici evidenti, soprattutto se inserito in un modello di dieta mediterranea. Il vino, infatti, è considerato una bevanda distintiva della dieta mediterranea che contribuisce ai suoi benefici per la salute, con alcune delle vie biologiche suggerite che coincidono proprio con questo stile alimentare.

Un “modo mediterraneo di bere” legato alla longevità, dunque, che prevede un’assunzione moderata di vino in età adulta soprattutto durante i pasti, e che potrebbe rappresentare il modo migliore per diminuire gli effetti tossici dell’etanolo e contemporaneamente aumentare le difese antiossidanti/disintossicanti grazie all’effetto sinergico di un’ampia gamma di componenti bioattivi in grado di modulare le difese dell’organismo e proteggere dalle malattie croniche/degenerative.

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EFA News - European Food Agency
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