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Aviaria, sospese le esportazioni avicole dall'Argentina

Le vendite erano destinate soprattutto in Cile, Cina e Arabia Saudita

L'Argentina che è uscita dai mercati internazionali del pollame in seguito all'individuazione dell'influenza aviaria negli allevamenti commerciali. Il Paese ha annunciato il primo focolaio di Hpai, con conseguente sospensione di tutte le esportazioni di prodotti aviari. Il Servizio nazionale argentino per la sicurezza e la qualità alimentare ha confermato la presenza del virus e, dal 1° marzo i funzionari hanno iniziato a condurre azioni di controllo del focolaio: 9.000 uccelli erano già morti a causa dell'Hpai e i restanti 181.000 sono stati abbattuti.

L'Argentina Paese esporta 185.000 tonnellate di carne di pollame all'anno e, anche se questo quantitativo può essere ridotto rispetto alle esportazioni del vicino Brasile, è comunque considerata l'ottavo esportatore di carne di pollame al mondo: questo significa che l'impatto del virus non sarà percepito solo a livello locale.

La produzione argentina è orientata principalmente al mercato nazionale, tuttavia l'industria ha sfruttato nuove opportunità a livello globale. Le due principali destinazioni di esportazione sono state la Cina e il Cile, ma la guerra in Ucraina ha creato vuoti di approvvigionamento nel mercato globale e l'Argentina ha recentemente iniziato a spedire in Arabia Saudita. L'aumento dei prezzi ha, inoltre, reso le esportazioni più interessanti e le vendite all'estero erano state previste in crescita del 4% quest'anno.

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EFA News - European Food Agency
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