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Istat. Allarme acqua: ancora troppi gestori idrici

Nel 2020, 6,7 mln residenti non allacciati alla rete fognaria pubblica /Allegato

L'erogazione giornaliera è ai massimi livelli al Nord e ai minimi in Sicilia.

Secondo quanto riferisce l'Ista, restano elevate le perdite idriche nella rete di distribuzione.
Nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma "la gestione è ancora fortemente frammentata", riferisce il comunicato relativo all'ultima indagine dell'Istituto.

Nel 2020 sono erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione. Nel 2021 sono adottate misure di razionamento dell’acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), due anche nel Centro-Nord. Nel 2020, 6,7 milioni di residenti non sono allacciati alla rete fognaria pubblica.

L'Istat, inoltre rileva che il prelievo maggiore avviene durante l’estate, nel trimestre luglio-settembre, per una quantità complessiva di 2,4 miliardi di metri cubi (26,4% del totale annuo). Anche lo sfruttamento delle acque marine o salmastre a fini idropotabili si accentua in estate, con il 31,8% del prelievo tra luglio e settembre, "essendo funzionale al soddisfacimento della domanda idrica delle isole minori, soprattutto dell’arcipelago siciliano, dovuta al maggiore afflusso turistico", si legge nella nota.

Le regioni con la maggior quota di acqua sottoposta a trattamenti di potabilizzazione sono Basilicata (80,9%) e Sardegna (79,0%), a causa dei consistenti prelievi da corsi d’acqua e bacini artificiali, ma le quote sono consistenti anche in Puglia (55,1%), Toscana (55,0%) ed Emilia-Romagna (50,0%).

L’erogazione giornaliera pro capite è mediamente più elevata nei comuni del Nord, con il massimo nel Nord-ovest (253 litri per abitante al giorno), che presenta una forte variabilità regionale e valori che vanno dai 234 litri per abitante al giorno del Piemonte ai 438 della Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (regione con il valore più alto).

Nella ripartizione delle Isole è erogato in media il minore volume di acqua (186 litri per abitante al giorno), anche se i valori regionali più bassi dell’indicatore si osservano in Umbria (166) e Puglia (155).

Anche a livello di distretto idrografico ci sono importanti differenze nei volumi movimentati giornalmente dalle reti di distribuzione dell’acqua potabile, che in molti casi ricalcano quanto visto anche a livello regionale. Il distretto idrografico del Fiume Po, con 241 litri per abitante al giorno, si contraddistingue per il maggior volume di acqua erogata pro capite, mentre il distretto della Sicilia (181) per il più basso.

L’erogazione giornaliera pro capite è massima nella provincia di Aosta (438 litri per abitante al giorno), seguita dalla provincia autonoma di Trento (343) e la città metropolitana di Milano (311). Di contro, è minima nella provincia di Enna (116 litri per abitante al giorno), con valori inferiori ai 130 litri anche nelle province di Caltanissetta (125), Agrigento (127) e Arezzo (128).

In allegato a questa EFA News, la nota metodologica dell'Istat 

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