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Allevamenti. Araer: "Chi ci ostacola venga a vedere come lavoriamo"

Le sfide del settore zootecnico al centro del dibattito ad Agriumbria

L'Associazione Regionale Allevatori dell'Emilia-Romagna (Araer) è tornata dalla 54° edizione di Agriumbria (Bastia Umbra, 31 marzo-2 aprile 2023) con un bilancio positivo, a conferma che la rassegna con la più ampia presenza di animali d’Italia rappresenta il luogo d’elezione dove il patrimonio zootecnico nazionale può ottenere la valorizzazione che merita.

“Con i circa 60 esemplari di bovini da carne di razza Romagnola presenti in Fiera e protagonisti della 36ma Mostra nazionale che ha assegnato al toro Frullo dell’azienda agricola Rossi Gabriele & c. di Verghereto (Fc) il massimo riconoscimento – spiega il presidente di Araer, Maurizio Garlappi – abbiamo messo in primo piano una razza d’eccellenza che rappresenta al meglio in questo segmento produttivo l’Emilia Romagna. Purtroppo dobbiamo fare i conti con una scarsa e inefficace valorizzazione rispetto alla quale Araer lavora invece da tempo e continuerà a lavorare per favorire il rilancio anche commerciale di una razza che non ha nulla da invidiare ad altre, pur eccellenti, ma sicuramente più blasonate".

"È un impegno nei confronti degli allevatori che dedicano all’allevamento di bovini di razza Romagnola la loro passione e la loro professionalità - prosegue Garlappi - ma lo è anche nei confronti di un consumatore oggi sempre più esigente al quale, proprio in virtù di un prodotto ineccepibile ottenuto da animali che rappresentano la punta di diamante della biodiversità, possiamo offrire cibo di alta qualità e informazioni che soddisfano la sua legittima esigenza di maggiore conoscenza sui prodotti che porta in tavola. Ad Agriumbria tutto il Sistema Allevatori era presente e assistere a un afflusso di visitatori così imponente – oltre 80mila persone - composto non solo da addetti ai lavori ma anche da chi non fa parte del nostro settore è un ulteriore incentivo a continuare sulla strada intrapresa e a fare sempre meglio”.

“Manifestazioni come Agriumbria sono il miglior palcoscenico per dimostrare tutto il valore del settore zootecnico – gli fa eco Claudio Bovo, direttore di Araer – soprattutto in un momento in cui gli attacchi che riceviamo sono sistematici e martellanti. Attacchi che vogliamo e possiamo contrastare senza ricorrere a slogan che sarebbe facile realizzare, ma dimostrando nei fatti tutto il valore del nostro comparto, fornendo a chiunque voglia averle informazioni e dati scientificamente inappuntabili. Le lobby che vorrebbero distruggere il settore zootecnico e che a torto lo criminalizzano animati solo da uno slancio ideologico, dovrebbero visitare rassegne fieristiche come Agriumbria, assistere a come gli allevatori, anche in contesti ben diversi dall’ambiente più protetto degli allevamenti, curano e assistono gli animali per garantire loro le migliori condizioni di permanenza soprattutto in termini di benessere. Siamo più che mai impegnati a portare avanti questo percorso formativo e informativo e le iniziative che stiamo perfezionando avvalendoci anche del supporto di importanti partner come Msd Animal Health vanno proprio in questa direzione”.

Dopo Agriumbria, Araer e l’intero Sistema Allevatori si preparano al prossimo appuntamento: il Dairy Show 2023 che si svolgerà al Centro fieristico di Montichiari (Bs) il 14 e il 15 aprile 2023.

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EFA News - European Food Agency
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