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McDonald's, arrivano i tagli annunciati in Usa

La catena chiude fino a mercoledì gli uffici americani per decidere quante persone lasciare a casa

È questa la settimana decisiva per le sorti dei dipendenti Usa di McDonald's. La catena di hamburger chiuderà temporaneamente i suoi uffici statunitensi questa settimana, mentre si prepara a informare i dipendenti aziendali sui licenziamenti nell'ambito di una più ampia ristrutturazione aziendale. La notizia è stata data domenica scorsa dal Walkl Street Journal e ha, ovviamente, già fatto il giro del mondo. La tempistica è stata confermata anche dalla società. "Durante la settimana del 3 aprile, comunicheremo le decisioni chiave relative ai ruoli e ai livelli di personale in tutta l'organizzazione", ha dichiarato l'azienda di Chicago.

Non è chiaro quanti dipendenti saranno licenziati: secondo indiscrezioni pare che, solo questa settimana, ne verranno allontanate "alcune centinaia". L'azienda, dicono fonti interne, sta chiudendo i suoi uffici "per rispetto" e per "fornire dignità, riservatezza e conforto ai nostri colleghi. In passato, le persone venivano chiamate in una sala conferenze e dovevano tornare alla loro scrivania per raccogliere i loro effetti personali e andarsene a testa bassa". Questa settimana, sempre secondo indiscrezioni, McDonald's avrà un numero maggiore di dipendenti che andranno a ricoprire nuovi ruoli o che riceveranno promozioni per poi essere licenziati. 

In un'e-mail interna inviata la scorsa settimana ai dipendenti statunitensi e ad alcuni dipendenti internazionali, McDonald's ha chiesto di lavorare da casa da ieri, lunedì 3 aprile, a mercoledì 5 aprile, in modo da poter prendere decisioni sul personale in modo virtuale. Il gigante Usa degli hamburger ha anche chiesto ai dipendenti di annullare tutti gli incontri di persona con fornitori e altre parti esterne presso la sede centrale.

La catena di fast-food già a gennaio scorso ha preannunciato che avrebbe rivisto i livelli di personale aziendale come parte di una strategia commerciale aggiornata, che potrebbe portare a licenziamenti in alcune aree e all'espansione in altre. Le decisioni, di fatto, sono figlie dei conti di bilancio del 2022: battute le stime degli analisti per gli utili e i ricavi del quarto trimestre a gennaio, il management si è spaventato per il fatto che l'aumento dei costi dei fattori produttivi avrebbe potuto far scendere i margini operativi nel 2023 al di sotto delle stime di consenso degli analisti (vedi EFA News dal titolo Mc Donald's chiude l'anno alla grande grazie alla politica dei prezzi).

La catena ha più di 150.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui circa il 70% al di fuori degli Stati Uniti, compresi i ristoranti di proprietà. I licenziamenti non comprendono gli oltre 2 milioni di lavoratori dei ristoranti McDonald's in franchising nel mondo. Nell'ambito dell'aggiornamento della strategia, McDonald's prevede anche di costruire nuovi ristoranti.

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EFA News - European Food Agency
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