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Tecniche evoluzione assistita, al via esame ddl

Le nuove norme sul genome editing sono molto attese dal comparto agricolo

Germania e sostenitori del "bio" sono i principali avversari dell'innovazione.

E' partito dalla Commissione Agricoltura e Industria del Senato l'iter per l'approvazione del disegno di legge sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea). Il metodo permette un'incentivo alle coltivazioni, attraverso il miglioramento genetico ("genome editing"), considerato da molti studiosi un'alternativa più sicura ed efficace agli organismi geneticamente modificati.

Primo firmatario del ddl è il senatore Luca De Carlo (Fdi), presidente della stessa Commissione Agricoltura, appoggiato nell'iter dalla stragrande maggioranza del settore agrario. Si sono infatti espressi a favore delle Tea, tra gli altri, Copagri, Crea e Confagricoltura.

Come ha spiegato De Carlo in una nota, le Tea permetterebbero di ottenere "piante più resistenti e possibilmente anche di qualità superiore", in grado di "fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e, allo stesso tempo, soddisfare le richieste alimentari di una popolazione mondiale in crescita". Inoltre, le coltivazioni ricavate dalle Tea dovrebbero ridurre il ricorso all'"acqua", ai "fertilizzanti" e ai "farmaci", risultando anche più resistenti a "malattie, batteri e agenti patogeni", ha aggiunto De Carlo.

A differenza degli Ogm, le Tea non innestano alcun Dna di specie vegetali in altre specie ma mirano esclusivamente alla correzione del genoma, anticipando così il processo di selezione naturale.

Lo sdoganamento delle Tea si tradurrebbe così in una felice mediazione, in grado, da un lato, di adempiere agli obiettivi di sviluppo sostenibile e ai dettami della transizione ecologica fortemente caldeggiati dall'Unione Europea; dall'altro darebbe una boccata d'ossigeno a un comparto in forte sofferenza ma ancora ricco di potenzialità come quello agricolo. Le Tea sono dunque - direttamente o indirettamente - uno strumento di indubbio sostegno dell'industria alimentare e del Made in Italy. In appoggio delle Tea, lo scorso mese era stato elaborato un position paper a cura del Cluster Agrifood Nazionale (leggi notizia EFA News).

Le Tecniche di Evoluzione Assistita sono già autorizzate e ampiamente praticate in Paesi come Usa, Canada, Regno Unito, Israele, Brasile, Argentina e Giappone. Anche l'Unione Europea, nel 2021, ha pubblicato uno studio che ne sostiene l'efficacia e ne incoraggia l'adozione. Entro la metà di quest’anno, oltretutto, la Commissione europea ha in programma di approvare una proposta di legge quadro in materia.

Chi invece ha manifestato la propria ostilità all'adozione delle Tea è la Germania che vorrebbe puntare sul biologico puro. Del resto, anche in Italia, a porre i bastoni tra le ruote al nuovo disegno di legge è un'associazione come Anaprobio (leggi notizia EFA News), che, nel difendere l'agricoltura biologica, mette sostanzialmente sullo stesso piano le Tea e gli Ogm.

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EFA News - European Food Agency
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