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Grano ucraino: la situazione sull'orlo del baratro

Mentre Kiev rinfaccia a Mosca di non rispettare i patti, la Polonia accusa l'Ue di doppiogiochismo

L'accordo sul grano ucraino è ora realmente a rischio. La scorsa settimana era stato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov (leggi notizia EFA News) a minacciare la rottura dei patti, nel caso in cui le esportazioni russe non venissero sbloccate.

Adesso è in soprattutto la controparte ucraina a pestare i piedi. A esternare il malcontento di Kiev è il viceministro delle Infrastrutture, Yurii Vaskov, il quale, secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Guardian accusa mosca di giocare sporco.

“La situazione adesso è inaccettabile - ha dichiarato il viceministro -. I russi hanno violato le condizioni dell'iniziativa sui cereali del Mar Nero. Hanno deciso di modificare unilateralmente i piani dei porti ucraini. È inaccettabile".

La tensione a Kiev continua a salire, dopo che la Polonia ha bloccato le esportazioni di cereali dall'Ucraina (leggi notizia EFA News). Il veto di Varsavia al grano ucraino è arrivato a una settimana dalle proteste degli agricoltori polacchi, che avevano stimato perdite per quasi 2 miliardi di euro, a seguito delle corsie preferenziali disposte dall'Ue a favore dell'Ucraina, per aggirare il blocco dei porti sul Mar Nero.

Gli agricoltori avevano quindi chiesto misure protezionistiche, puntualmente rifiutate dalla Commissione europea. Solidale con gli agricoltori e, al tempo stesso, impossibilitato ad ottenere l'appoggio di Bruxelles, il precedente ministro dell'Agricoltura, Henryk Kowalczyk (leggi notizia EFA News) aveva formulato le sue dimissioni.

Nel frattempo, il successore di Kowalczyk, Robert Telus ha sollevato un sospetto: "Bruxelles parla di sanzioni contro la Russia, e d'altra parte finge di non sapere che molto grano arriva in Europa da sud, e probabilmente è grano russo, non ucraino".

Uno scenario da "coperta troppo corta", in cui nessuno degli attori è minimamente soddisfatto del tornaconto ricevuto, con ripercussioni inevitabili su un processo di pace che appare sempre più un chimera.

lml - 30713

EFA News - European Food Agency
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