La struttura ha ricevuto un finanziamento di 3 milioni di euro dalla Regione Veneto.

Cibo sintetico? No, grazie. Tecnologia e innovazione sono le benvenute, purché finalizzate al miglioramento delle risorse alimentari già disponibili. E' in questa direzione che va l'investimento di 3 milioni di euro beneficiato da Intermizoo, il Centro tori nato mezzo secolo fa per iniziativa della Regione Veneto. Una struttura all'avanguardia nel campo della zootecnia, che adesso sta puntando tutto sulle vacche da latte.

Il fatto è che quando le mucche restano gravide, nel 50% dei casi nasce un vitello, per ovvi motivi impossibilitato e essere inserito nella filiera produttiva del latte, e agli allevatori occorre avere vitelli femmina.

Come fare, allora, per favorire la nascita di bovini femmine? La cospicua somma ricevuta da Intermizoo da parte della Regione ha spalancato le porte a un nuovo laboratorio di selezione genetica, realizzato in collaborazione con la statunitense IntelliGen Technologies.

La tecnologia utilizzata da Intermizoo identifica le cellule femminili e utilizza un laser per rendere inattive quelle indesiderate. Questa tecnica bovina è considerata la migliore a livello internazionale, per la definizione del sesso del nascituro dopo che il seme è stato sottoposto ad un controllo di qualità. Nel laboratorio di Caorle si opera in modo da concentrare gli spermatozoi femmina all’interno delle dosi di seme, per cui da queste dosi nasceranno un numero di femmine intorno al 90%, anziché il 50% determinato dalla natura.

“L’investimento è stato importante, in questo la Regione ci ha supportato, non solo aiutandoci a intraprendere questa scelta strategica ma anche concretamente, con aumenti di capitale significativi - ha dichiarato Luca Corro, amministratore unico di Intermizoo -. Lo staff è cresciuto molto, si è molto allenato. Adesso il gioco è nel tradurre questo investimento e questa tecnologia in forza commerciale”.