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Campania: indennizzo regionale per brucellosi

Ufficializzati i numeri degli abbattimenti negli ultimi 11 anni

Per tamponare l'emergenza brucellosi, la Regione Campania ha avviato le procedure di indennizzo per gli allevatori danneggiati. "Stiamo lavorando alacremente con il generale Luigi Cortellessa, il sub-commissario capitano Michele Valentino Chiara e i tecnici della Regione Campania per superare tutte le problematiche di natura sanitaria, sociale ed economica conseguenti alle zoonosi che da tempo imperversano sull’agro casertano", ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo che parla di "buoni risultati del Piano di eradicazione, con la riduzione dei tassi di incidenza". 

Intervenendo dopo il confronto con il commissario straordinario, generale Luigi Cortellessa, e il capitano Michele Valentino Chiara, nell’ambito del programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina, l'assessore ha ricordato che "l’obiettivo condiviso è tutelare la salute collettiva, gli allevatori e tutta la filiera della mozzarella di bufala, eradicando definitivamente le zoonosi e, al contempo, sostenendo le imprese bufaline anche attraverso misure di indennità ad hoc"

I focolai aperti in due anni risultano essere 152. Inoltre, con l’entrata in vigore delle nuove procedure previste dalla D.G.R.C. n. 104/2022, le percentuali di conferma, relative ai citati esami diretti (batteriologico e PCR), sono ulteriormente aumentate, a conferma che vengono abbattuti capi effettivamente infetti.

“I provvedimenti adottati servono, dunque, a preservare il patrimonio bufalino campano e l’economia dell’intero settore, non certamente a danneggiarla. Gli abbattimenti sono necessari per contenere in primis la diffusione della malattia, altrimenti ci troveremmo, nel breve termine, in una situazione di gran lunga peggiore o irreversibile, se non attraverso procedure assolutamente drastiche che dobbiamo scongiurare a tutti i costi", aggiunge l'assessore Caputo, che, in conclusione cita alcuni numeri dettagliati: "In provincia di Caserta, nel 2011, avevamo 184.996 capi bufalini mentre nel 2022, sempre in provincia di Caserta, ne abbiamo 188.900. In questo arco temporale, 2011-2022, la presenza massima si è avuta nel 2018, con 208.885 capi bufalini. Sempre dal 2011 al 2022, sono stati abbattuti 78.495 capi bufalini, quasi tutti indennizzati dalla Regione Campania, eccezion fatta per i pochissimi casi in cui gli allevatori non possedevano i requisiti soggettivi e/o oggettivi normativamente previsti per ricevere tali sussidi (interdittive antimafia, D.U.R.C. irregolari, ecc.)".

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EFA News - European Food Agency
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