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L'Ue approva la legge sui prodotti esenti da deforestazione

Sì della Commissione: atteso l'ok del Consiglio Ue

Il Parlamento europeo ha approvato una nuova legge che impedisce alle aziende di vendere nell'Ue prodotti legati alla deforestazione e al degrado forestale. Anche se nessun Paese o prodotto sarà vietato, la legge stabilisce che le aziende potranno vendere prodotti nell'Unione solo se il fornitore può confermare che gli articoli non provengono da terreni deforestati o degradati dopo il 31 dicembre 2020.

Il regolamento, presentato per la prima volta dalla Commissione nel novembre 2021 e ribadito a dicembre 2022 (vedi EFA News), riguarderà bovini, cacao, caffè, olio di palma e soia, oltre ad altri prodotti non alimentari e bevande come il legno. Inoltre, il Parlamento europeo ha chiesto alle aziende di dimostrare che questi prodotti sono conformi alla legislazione del Paese di produzione: ciò include i diritti umani e la garanzia del rispetto dei diritti delle popolazioni indigene. Le sanzioni per il mancato rispetto della legge saranno "proporzionate e dissuasive": sarà applicata una multa pari ad almeno il 4% del fatturato annuo totale che l'operatore o il commerciante inadempiente ha realizzato in Ue. 

"Entro 18 mesi dall'entrata in vigore del regolamento, la Commissione classificherà i Paesi, o le regioni parte di essi, come 'a basso standard' o 'ad alto rischio' attraverso una valutazione obiettiva e trasparente -spiegano dal Parlamento europeo con un comunicato-. I prodotti provenienti da Paesi a basso rischio saranno soggetti a una procedura di due diligence semplificata". Il testo deve ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio: sarà poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.

Le autorità europee avranno accesso alle informazioni fornite dalle aziende, come le coordinate di geolocalizzazione: potranno condurre controlli con l'aiuto di strumenti di monitoraggio satellitare e analisi del dna per verificare le origini di un prodotto. 

"Fino ad oggi, gli scaffali dei nostri supermercati sono stati troppo spesso riempiti di prodotti ricoperti dalle ceneri di foreste pluviali bruciate e di ecosistemi distrutti in modo irreversibile e che avevano cancellato i mezzi di sussistenza delle popolazioni indigene -sottolinea il relatore del nuovo regolamento Christophe Hansen-. Troppo spesso tutto ciò è avvenuto senza che i consumatori ne fossero a conoscenza. Sono sollevato che i consumatori europei possano ora essere certi di non essere più inconsapevolmente complici della deforestazione quando mangiano la loro tavoletta di cioccolato o si godono un meritato caffè". 

"La nuova legge -aggiunge- non solo è fondamentale nella nostra lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, ma dovrebbe anche rompere l'impasse che ci impedisce di approfondire le relazioni commerciali con Paesi che condividono i nostri valori e le nostre ambizioni ambientali."

Il nuovo regolamento stabilisce anche una definizione più ampia di degrado forestale che ora include "la conversione di foreste primarie o di foreste che si rigenerano naturalmente in foreste di piantagione o in altri terreni boschivi".

La nuova normativa ha già scatenato le reazioni di alcuni paesi che non sono d'accordo con le nuove imposizioni. Il vice primo ministro della Malesia e ministro delle Piantagioni e dei prodotti di base, Fadillah Yusof ha dichiarao con un comunicato che la nuova legislazione è uno "sforzo deliberato per aumentare i costi e le barriere per il settore dell'olio di palma della Malesia. L'Eudr, cioè il Regolamento Ue sulla deforestazione è ingiusto -aggiunge Yusof- e serve principalmente a proteggere un mercato nazionale di semi oleosi che è inefficiente e non può competere con le esportazioni di olio di palma efficienti e produttive della Malesia".

Yusof ha anche affermato che l'applicazione della nuova legge avrà un impatto su 450.000 piccoli proprietari e che "aumenterà la povertà, ridurrà i redditi delle famiglie e danneggerà le nostre comunità rurali" in Malesia.

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EFA News - European Food Agency
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