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Nestlé inizia l'anno superando (di poco) le attese

Primo trimestre con vendite in aumento del 5,6%

Primo trimestre 2023 "leggermente superiore alle attese" per Nestlé, grazie all'aumento dei prezzi che ha compensato la debolezza dei volumi di vendita. L'azienda svizzera ha dichiarato che le vendite sono aumentate del 5,6% a 23,5 miliardi di franchi svizzeri, pari a oltre 24,01 miliardi di Euro nella trimestre conclusasi il 31 marzo, battendo le stime medie di 23,27 miliardi di franchi del consensus degli analisti. La crescita organica ha raggiunto il 9,3%, con un ampio contributo in tutte le aree geografiche e categorie: i prezzi si sono attestati al 9,8%, "riflettendo una significativa inflazione dei costi", sottolinea la società. Confermate le prospettive per l'intero anno 2023: "prevediamo -dicono dall'azienda in una nota-una crescita delle vendite organiche tra 6% e 8% e un margine di profitto operativo commerciale tra 17% e 17,5%. L'utile per azione a valuta costante dovrebbe aumentare tra il 6% e il 10%".

Una performance, quella del trimestre, figlia, dunque, più della crescita dei prezzi che dell'aumento delle vendite: i prezzi, dicevamo, sono aumentati del 9,8% nel trimestre, ma i volumi di vendita sono scesi dello 0,5%. E questo anche se, in complesso, le vendite di dolciumi e di alimenti per animali domestici sono state un punto di forza, con volumi in aumento in entrambe le categorie, seppure in calo rispetto a un anno fa. Le azioni Nestle sono salite dell'1,5% ai massimi di un anno negli scambi di martedì 25 aprile. Gli analisti e gli investitori hanno definito i risultati "un forte inizio d'anno". 

"Nel primo trimestre Nestlé ha registrato una forte crescita organica, grazie al lavoro diligente dei nostri team per proteggere i volumi e garantire un mix resistente -spiega Mark Schneider, ceo di Nestlé-. Gli sforzi di ottimizzazione del portafoglio e la determinazione responsabile nella politica dei prezzi hanno contribuito a compensare le pressioni derivanti da due anni di inflazione dei costi".

"Abbiamo proseguito il nostro percorso di gestione del portafoglio con la creazione di una joint venture dedicata al settore della pizza surgelata in Europa -aggiunge Schneider riferendosi al recente accordo col fondo Pai (vedi EFA News)-. La nuova partnership fornisce la migliore piattaforma per sviluppare il pieno potenziale di questo business".

A livello geografico, il Nord America ha dato la spinta maggiore alle vendite registrando alla fine del primo trimestre oltre 6,4 miliardi di Euro (+11,6% anno su anno), l'Europa è al secondo posto con oltre 4,9 miliardi (+9,7%), Asia-Oceania-Africa a 4,7 miliardi (+10,4%) , America Latina 3 milliardi (+12,8%), la Cina con 1,3 miliardi sale del 3,1%.

fc - 31011

EFA News - European Food Agency
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