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Grano Ucraina. Copa: "La solidarietà ha un prezzo"

L'associazione europea di agricoltori ritiene insostenibile il costo dei cereali da Kiev

Il segretario generale Pekka Pesonen: "Penalizzati da mancati investimenti in infrastrutture".

A prendere le difese dei Paesi dell'Europa dell'Est, che hanno bloccato le importazioni di grano ucraino (leggi notizia EFA News), arriva il Copa, una delle principali associazioni di agricoltori del vecchio continente.

"La solidarietà ha un prezzo", ma "portare cereali" dall'Ucraina ai porti del Mar del Nord "costa 200 euro la tonnellata, un prezzo più alto di quello del grano sui mercati mondiali, la soluzione ottimale è sminare il Mar Nero in modo che l'Ucraina ritrovi la piena possibilità di esportare via mare", ha dichiarato in conferenza stampa Christiane Lambert, presidente del Copa, che ha richiamato l'attenzione sul crollo dell'80% del raccolto dei cereali in Spagna: del resto, già la scorsa settimana, al consiglio dell'agricoltura, i ministri spagnolo e portoghese avevano sottolineato la difficoltà di approvvigionarsi via terra dall'Ucraina.

Se da un lato, è giusto compensare gli agricoltori di Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Slovacchia, dall'altro, è "dall'epoca del Piano Juncker che sosteniamo la necessità di investimenti nelle infrastrutture per l'approvvigionamento all'interno dell'Ue, senza essere ascoltati", ha dichiarato da parte sua il segretario generale dell'organizzazione Pekka Pesonen (foto).

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EFA News - European Food Agency
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